Welfare. Anziani, disabili e poveri, la Regione sostiene il Terzo settore. Al via il bando, oltre 1,7 milioni di euro per l’innovazione sociale. Gualmini: “Un robusto finanziamento, con cui diamo l’opportunità di programmare interventi mirati sulle esigenze territoriali”

Le risorse statali destinate all’Emilia-Romagna sono ripartite tra tutte le province in base al numero di cittadini residenti. C’è tempo fino al 14 luglio per fare domanda

16/05/2018 15:19

Bologna- Due mesi per presentare proposte in grado rispondere ai bisogni delle persone più fragili. É il tempo a disposizione degli enti del Terzo settore per concorrere, attraverso idee e progetti, a rendere più innovativo il welfare dell’Emilia-Romagna. L’occasione è offerta dal bando di oltre 1,7 milioni di euro approvato dalla Giunta regionale e aperto fino al 14 luglio, che stabilisce criteri e risorse disponibili a livello provinciale per la realizzazione di progetti in ambito sociale. 

Si va dall’assistenza socio-sanitaria all’inclusione sociale delle persone disabili e non autosufficienti, dall'integrazione dei migranti all'inserimento lavorativo delle fasce deboli della popolazione. E, ancora, dagli interventi a favore dei cittadini che vivono in povertà assoluta o senza fissa dimora, fino al coinvolgimento degli anziani, a voltesoli e isolati, in attività di socializzazione.  I fondi sono stati messi a disposizione delle Regioni dal Governo proprio per favorire la realizzazione di interventi particolarmente innovativi da parte del Terzo settore; una realtà che in Emilia-Romagna comprende 3.086 organizzazioni di volontariato e 4.283 associazioni di promozione sociale. Nella costruzione dei progetti potranno essere coinvolti anche soggetti pubblici e privati del territorio. 

“Quello del Terzo settore è un mondo variegato fatto da tantissime piccole realtà capillarmente radicate sul territorio, il cui ruolo è fondamentale nel raccogliere e rispondere ai bisogni della cittadinanza, soprattutto di quella più fragile come i bambini e gli anziani - sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Con questo robusto finanziamento, il Governo dà l’opportunità alle Regioni di programmare interventi mirati sulle esigenze territoriali. É un segnale davvero importante- spiega la vicepresidente-  perché realizza finalmente un equilibrio tra la visione più accentrata e uniformante, su cu fa leva la riforma nazionale del Terzo settore, e l’esigenza di garantire la piena operatività a livello locale di tutte le organizzazioni che lo compongono”. 

Le risorse messe a bando dalla Regione Emilia-Romagna sono ripartite sul territorio in proporzione al numero dei cittadini residenti. A Bologna andranno 391.500 euro; Modena 272.400; Reggio-Emilia 206.700; Parma 156.200; Forlì-Cesena 153.000; Ravenna 152.100; Ferrara 135.500; Rimini 130.900; Piacenza 128.700 euro. 

Il bando
Il numero dei progetti realizzabili da parte delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale potrà variare, a livello locale, in base ai singoli budget territoriali messi a disposizione. Il finanziamento regionale richiesto, per ciascuno di essi, non potrà essere inferiore a 12 mila eurosuperare l'importo di 22.500 euro.

Per presentare i progetti e richiedere i contributi occorre seguire la procedura indicata alla pagina https://bit.ly/2KvsZHN del sito web ERsociale e utilizzare, obbligatoriamente, la modulistica allegata. Il bando scade alle ore 12 del 14 luglio 2018.

Le domande dovranno essere presentate contestualmente alla Regione Emilia-Romagna (tramite posta certificata all’indirizzo segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it o via mail a mario.ansaloni@regione.emilia-romagna.it) e agli Uffici di Piano referenti per i Distretti socio-sanitari (gli indirizzi sempre sul sito regionale). /Ti.Ga

 

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