Delegazione presso l'UE: sede di Bruxelles

Immigrazione e asilo

Le politiche d’immigrazione e d’asilo nell’Unione Europea

Immigrazione e asilo

Le politiche d’immigrazione e asilo a livello europeo rientrano nell’ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, istituito col Trattato di Amsterdam nel 1997. Queste materie non sono esclusivamente gestite dall’Unione Europea, si tratta, infatti, di competenze condivise con gli Stati membri.
L'obiettivo generale della politica d’immigrazione è dotare l'Unione Europea di regole e procedure comuni per l’accoglienza degli immigrati in situazione di legalità e nella lotta contro l'immigrazione illegale. Gli strumenti messi in campo dall’UE relativamente all’immigrazione legale riguardano principalmente le condizioni d’ingresso e di residenza di alcune categorie d’immigrati, quali i lavoratori altamente qualificati, gli studenti e i ricercatori, le persone che si recano nell’UE per motivi di ricongiungimento familiare e i residenti di lungo periodo. Gli obiettivi principali e i grandi principi della politica d’asilo sono stati definiti nel Consiglio Europeo di Tampere nel 1999. L’UE ha operato, fino ad ora, per stabilire un sistema comune d’asilo.

In ottobre 2008, il Consiglio europeo ha adottato un “Patto europeo sull’immigrazione e l’asilo” al fine di dare nuovo impulso allo sviluppo di una politica comune sull’immigrazione e l’asilo ed ha assunto cinque impegni:

  • organizzare l’immigrazione legale
  • combattere l’immigrazione clandestina
  • rafforzare le frontiere esterne
  • costruire un sistema di asilo dell’UE
  • creare un partenariato globale per la migrazione e lo sviluppo.

Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, permette di rafforzare le azioni comuni in materia di immigrazione e di asilo a livello europeo e afferma che uno degli obiettivi fondamentali dell’Unione Europea è quello di garantire ai suoi cittadini uno spazio di Libertà, Giustizia e Sicurezza. Il Trattato fornisce, inoltre, una base legale esplicita per favorire lo sviluppo proattivo della cooperazione europea in materia di integrazione, all’art. 79 par. 4 TFUE.

La Commissione europea ha presentato, in maggio 2015l’Agenda europea in materia di migrazione, che delinea misure concrete nel breve e medio periodo per rispondere alla situazione di crisi nel Mediterraneo e per gestire meglio la migrazione in ogni suo aspetto.

La nuova Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, ha definito orientamenti politici volti a indirizzare strategicamente l’azione dell’UE nel periodo 2019-2024. La gestione efficace delle frontiere ed un nuovo approccio in materia di migrazione costituiscono priorità del mandato della Commissione europea.

In questo contesto, la Commissione europea ha presentato il 23 settembre 2020 un Nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo, che comprende il rilancio della riforma del sistema di Dublino in materia di asilo, procedure più efficienti  e rapide alle frontiere, maggiore solidarietà e condivisione degli oneri tra gli Stati membri, cooperazione con i Paesi d’origine e di transito, per rendere più efficaci le procedure e trovare un nuovo equilibrio tra responsabilità e solidarietà

In linea con la sua agenda, la Commissione europea ha inoltre presentato, il 24 novembre 2020, un nuovo Piano d'Azione sull'Integrazione e l'Inclusione per il periodo 2021-2027che mira a sostenere l'inclusione di migranti e cittadini UE con background migratorio, riconoscendo il loro importante contributo all'UE e affrontando le barriere che possono ostacolare la loro partecipazione e inclusione nella società europea.

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    ultima modifica 2022-09-09T15:20:48+01:00
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