Sicurezza nei luoghi di lavoro

Vigilanza nei cantieri. Il provvedimento di sospensione dell’attività: diverse criticità sono emerse in merito all’applicazione della sospensione dell’attività che rischia, in particolari circostanze, di assumere contenuti discriminatori

Giorgio Miscetti e Patrizia Bodo, in Ambiente&Sicurezza sul Lavoro, Epc srl. N. 12 (2010), p. 18-21

Abstract

Riguardo il sistema sanzionatorio rispetto ad atteggiamenti imprenditoriali non rispettosi delle regole in materia di sicurezza del lavoro, il D.Lgs. 81/2008 ha introdotto molti elementi di novità, ampliando e diversificando il ventaglio dei provvedimenti a disposizione dell’organo di vigilanza. Particolarmente innovativo risulta il provvedimento proposto dall’art.14. Questo prevede che, in caso di impiego di personale non regolare da un punto di vista contributivo previdenziale in misura superiore al 20% del totale dei lavoratori, e di gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza, (individuate dall’Allegato I del Testo Unico) si possa disporre la sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale. Emergono, tuttavia, complessità applicative che non sembrano essere state risolte, né dalle modifiche apportate alla norma, né dalle circolari esplicative emanate. Innanzitutto l'individuazione delle violazioni, che sono tassativamente elencate nell’Allegato I del Testo Unico; la seconda questione, è costituita dalla reiterazione della violazione, cioè dal riscontro, in un arco temporale di cinque anni, del ripetersi di medesime violazioni o di violazioni. Pensando anche al futuro coordinamento con il provvedimento fortemente innovativo dell’art. 27 del D.Lgs. 81/08, una possibile soluzione potrebbe essere costituita dalla creazione di un’anagrafe centralizzata delle sanzioni.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina