Sicurezza nei luoghi di lavoro

Contenuti del POS, va valutato anche il rischio stress lavoro-correlato? Secondo quanto previsto dal Testo Unico, un Piano Operativo di Sicurezza esaustivo dovrebbe contemplare tutti i pericoli potenzialmente presenti in un cantiere

Marco Grandi, in Ambiente&Sicurezza sul lavoro, Epc srl. N. 1 (2011), p. 48-52

Nonostante la redazione del POS sia d'obbligo già da diversi anni, i documenti redatti sono spesso incompleti e inadeguati, con valutazioni dei rischi da agenti fisici spesso generiche e improprie. Il POS deve racchiudere almeno i contenuti dell'allegato XV del D.Lgs 81/2008 ed ulteriori elementi ed aspetti da analizzare. Gli elementi elencati da tale allegato sono quelli previsti per la redazione del DVR (documento di valutazione dei rischi). Per effettuare un'analisi dei rischi precisa ed efficiente non è possibile limitarsi all'inserimento di schede standard. L'analisi può essere effettuata mediante la tecnica della Job Safety Analisys: studiando dettagliatamente tutti i potenziali pericoli di ogni fase lavorativa si arriva alla definizione  in dettaglio delle misure preventive e di sicurezza da adottare. Al termine di questa prima fase segue quella di pesatura dei rischi per stabilire i livelli di attenzione e le priorità degli interventi. L'analisi dei rischi deve essere effettuata con misurazioni, mediante specifiche attrezzature e metodologie appropriate, considerando anche quei tanti fattori di rischio spesso trascurati. I fattori di rischio che devono essere analizzati in una corretta redazione del POS sono: il rischio rumore, il rischio vibrazioni, il rischio da Radiazioni Ottiche Artificiali, il rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi, il rischio esposizione ad agenti chimici, i rischi biologici ed infine il rischio esposizione a campi elettromagnetici.

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