L'impresa in ripresa

Vista da vicino del 1 luglio 2013

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Anno: 2013

Lo stato di salute delle imprese emiliane ad un anno dal terremoto.
Abbiamo visitato le realtà di Mirandola, Medolla e San Prospero, in particolare la B. Braun, ditta di biomedicale, la Menù, settore ristorazione e il Salumificio Mec Palmieri. Il quadro è di grande vivacità e tenacia, con aziende che non hanno praticamente mai interrotto la produzione e hanno realizzato una ricostruzione all'insegna del miglioramento dal punto di vista non solo della sicurezza, ma anche di tecnologie e organizzazioni, per essere subito competitive sul mercato. Il punto sulle domande presentate, una visita allo sportello regionale per le imprese e un'intervista all'assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna Gian Carlo Muzzarelli completano la situazione.

Trascrizione

Francesco Benatti – Amministratore Delegato B.Braun – Mirandola (MO)
Non ci siamo mai fermati, addirittura il mese con il più alto fatturato in 20 anni della storia della Braun l'abbiamo avuto a luglio dell'anno scorso.

Alfredo Barbieri – Responsabile Affari Legali Menù – Medolla (MO)
La produzione è già in atto, sono mesi che è in atto. Abbiamo cominciato pian piano ma ci stiamo espandendo.

Massimo Palmieri – Salumificio Mec Palmieri – San Prospero (MO)
La solidarietà imprenditoriale dell'area ci ha consentito di poter continuare l'attività produttiva altrove. I ritmi del cantiere li vedo dinamici, li vedo veramente attivi. Continuo a crederci.

Ermanno Muolo – Giornalista Voce Narrante
Non fermarsi, aiutare e aiutarsi, crederci.
La ricetta per la rinascita delle imprese dopo il terremoto è tipicamente emiliana

Gian Carlo Muzzarelli – Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna
Abbiamo cercato di fare quello che l'Emilia-Romagna fa da tanti anni: credere in noi stessi e credere nella dinamica delle relazioni. La comunità dell'Emilia-Romagna ha reagito.

Massimo Palmieri – Salumificio Mec Palmieri – San Prospero (MO)
Sicuramente la situazione dopo le scosse è stata quella di metterci al riparo noi, nel contarci addirittura perché nell'area qui da noi, come in altre purtroppo, non si stava in piedi.

Francesco Benatti – Amministratore Delegato B.Braun – Mirandola (MO)
Noi non potevamo fermarci perché noi produciamo articoli per la dialisi e un paziente in dialisi deve essere trattato tre volte alla settimana. Deve essere trattato, non ha alternative. Quindi il nostro era un dovere.

Gian Carlo Muzzarelli – Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna
Gli imprenditori, insieme a noi, si sono incontrati fin dall'inizio, si sono fidati, ci siamo fidati l'un l'altro, e abbiamo ricreato le opportunità. Abbiamo lavorato con il sistema bancario, abbiamo lavorato come istituzione. Le imprese non hanno mai mollato. I lavoratori sono stati eccezionali a lavorare in situazione di grande delicatezza e anche di grande precarietà. Eppure tutto ha reagito.

Ermanno Muolo – Giornalista Voce Narrante
E in un territorio in cui si concentrano aziende determinanti per la ricchezza del paese e distretti produttivi di rilevanza internazionale era necessario non solo ripristinare la situazione, ma addirittura migliorarla; scegliendo di risarcire non solo i danni alle strutture ma anche le tecnologie, i macchinari e le scorte l'obiettivo era di avere alla fine aziende più moderne di prima, già pronte alla competizione.

Gian Carlo Muzzarelli – Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna
Il metro che abbiamo perso nella competitività dobbiamo rafforzarlo, raggiungerlo, superarlo per ricostruire le condizioni di una competitività di un sistema che vuole continuare a dare il contributo per la crescita del nostro paese.

Francesco Benatti – Amministratore Delegato B.Braun – Mirandola (MO)
Passare da una negatività ad una positività quindi una costruzione che consente di migliorare anche quello che abbiamo. Ovviamente le istituzioni, Regione in primis, sono molto importanti. Noi adesso stiamo terminando le pratiche per la presentazione del modello “sfinge” per la richiesta parziale dei fondi e quindi la vicinanza la sentiamo.

Massimo Palmieri – Salumificio Mec Palmieri – San Prospero (MO)
La nostra è un'azienda che ha delocalizzato la produzione. Tutt'ora è fuori. I lavori in cantiere procedono, quindi, prima facciamo prima rientriamo a casa e sicuramente il fatto di crederci e di continuare per il futuro dell'attività questo è basilare per la ricostruzione.

Alfredo Barbieri – Responsabile Affari Legali Menù – Medolla (MO)
Salvaguardando quelli che erano i macchinari, che per fortuna i crolli non avevano intaccato più di tanto, si è deciso di fare questa demolizione e ricostruzione adottando questi nuovi sistemi costruttivi: legno, quindi molto più leggeri. Noi speriamo di finire tutto arrivare alla primavera dell'anno prossimo.

Ermanno Muolo – Giornalista Voce Narrante
Sono oltre tremila ad oggi le domande in corso di finanziamento tra ricostruzione delle imprese, attività commerciali, continuità delle aziende tramite delocalizzazione, miglioramento sismico e messa in sicurezza.
L'impresa e l'economia emiliana ripartono, come dimostra il dato dell'occupazione: i lavoratori in cassa integrazione all'indomani del sisma erano le 41 mila 335, oggi il dato è sceso a 2627.
La ricetta emiliana per la ricostruzione è come la sua cucina: ha grande sostanza ed il buon sapore dello stare insieme.

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ultima modifica 2018-03-15T17:00:14+01:00
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