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Introduzione

Pur trovandoci in uno stato d'emergenza, è doveroso premettere che bisogna distinguere espressamente tra le azioni per la messa in sicurezza delle opere d’arte e quelle per la salvaguardia delle persone. In nessun caso deve essere messa a repentaglio l’incolumità delle persone per la salvaguardia delle opere d’arte.

Occorre quindi individuare le opere che devono essere messe in sicurezza in rapporto alle priorità (materiali più deperibili, oggetti più significativi, oggetti preziosi, etc…), alle possibilità (manovrabilità, peso degli oggetti, la localizzazione, etc…) e all’evento e alla sua pericolosità. Per questo occorre avere ben chiara la priorità delle azioni da compiere: 

  • Individuare il sito di maggior sicurezza per il ricovero dei beni. 
  • L’obiettivo è mettere in sicurezza le opere che si possono movimentare, dopo il prosciugamento dei locali, portandole in luoghi sicuri, possibilmente ai piani superiori, anche su scaffalature, rastrelliere, se disponibili e in sicurezza. 
  • Se possibile, cercare di portare l’umidità relativa sotto il 40% mettendo in funzione eventuali sistemi di areazione/deumidificazione, impianti di climatizzazione etc., garantire una buona circolazione d’aria nei locali con ventilatori e mantenere la temperatura degli ambienti sotto i 19 gradi per evitare/rallentare l’insorgere di muffe. In ogni caso, risulta fondamentale procedere con l’asciugatura o il congelamento dei materiali cartacei bagnati entro 72 ore dal danno.
  • Qualora le opere dovessero presentare danneggiamenti, specificatamente per dipinti su tela o tavola, sarà opportuno posizionarle orizzontalmente.
  • In caso di manufatti complessi, accertarsi sempre di prelevarli dalle parti più robuste.
  • Occorre dare priorità a beni /opere costituiti da materiali più soggetti a danneggiamento in caso di alluvione come: legno, carta, fotografie, dipinti su tela e su tavola, oggetti realizzati in materiali organici, ceramica, vetro.
  • Una volta ricoverate le opere in luogo asciutto è importante lasciare asciugare senza rimuovere il fango.
  • Per i materiali costituiti da carta, come i libri (se bagnati, ma non intrisi d’acqua) si può procedere inserendo fogli di carta assorbente (non acida: es Scottex) ogni 15/20 pagine e sostituire a più riprese in modo da favorire l’assorbimento graduale dell’acqua.
  • Per fogli di carta sciolti, adagiarli su carta assorbente non acida (tipo Scottex) e sostituirla regolarmente. Non cercare di separare fogli bagnati e sovrapposti.
  • Se i materiali cartacei sono completamente bagnati è preferibile procedere a un congelamento da effettuarsi però solo da parte di personale specializzato: per tale motivo si consiglia di garantire solo la messa in sicurezza in luogo asciutto e di procedere a informare tempestivamente i contatti utili sotto riportati.
  • Se le fotografie, ma anche i libri, le riviste e i giornali, gli spartiti o i documenti importanti finiscono in acqua, bisogna innanzitutto evitare azioni frettolose che peggiorerebbero le cose, come cercare di staccare immagini attaccate, stirare i fogli, asciugarli al sole o sul termosifone
  • Per interventi d’emergenza su libri bagnati (non libri antichi) consultare il tutorial presente sul sito della BNCF.

Più informazioni sul sito del settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna

Ultimo aggiornamento: 23-05-2023, 11:50