Elezioni amministrative del 14 e 15 maggio 2023

Ecco come si deve votare per la Camera e il Senato

Nella votazione non è ammesso il voto disgiunto. Per la prima volta le istruzioni sono riportate anche nella parte esterna della scheda elettorale

Le modalità di voto sono uguali per Camera e Senato e sono riportate anche nella parte esterna della scheda elettorale.

L'elettore dispone di un'unica scheda per ogni ramo del Parlamento (Camera e Senato) su ciascuna delle quali esprime un solo voto. Cambia il colore delle schede: rosa quella per la Camera dei Deputati, gialla per il Senato della Repubblica.

La nuova legge elettorale prevede un mix di maggioritario e proporzionale: il territorio nazionale è stato suddiviso in zone, chiamate collegi uninominali, a loro volta aggregati in collegi plurinominali. Il maggioritario corrisponde al voto per il collegio uninominale e il proporzionale al voto per il collegio plurinominale.

Nella scheda sono riprodotti i nomi dei candidati nel collegio uninominale e, al di sotto, il contrassegno della lista o delle liste a esso collegate, con a fianco i nomi dei candidati nel collegio plurinominale. Nell’uninominale viene eletto il candidato che ottiene più voti, mentre nel plurinominale i seggi vengono assegnati alla lista/coalizione in proporzione ai voti ottenuti.

Sulla scheda si possono tracciare al massimo due segni: si può esprimere un voto per un candidato all’uninominale segnando il rettangolo in alto contenente il nome e cognome, e un voto per una lista plurinominale tracciando un segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta e i nomi dei candidati.

Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale (quindi nel rettangolo in alto), il voto è comunque valido anche per la lista plurinominale collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista nel collegio.

Se l'elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante spazio contenente il contrassegno della lista (nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale) il voto è valido. Inoltre tracciando un segno sul simbolo della lista e/o un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.

Non è ammesso il voto disgiunto: quindi non si può votare sulla stessa scheda per un candidato all’uninominale e una lista a lui non collegata. Pertanto, se l’elettore traccia un segno sul nome del candidato del collegio uninominale e un segno su un contrassegno di una lista a lui non collegata, il voto è nullo.

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ultima modifica 2018-02-07T17:25:42+01:00
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