Salta al contenuto

Introduzione

Priolo: “Qualità dell’aria ed efficientamento energetico i cardini di questa misura, molto attesa e in sintonia con le nostre politiche”.

Contributi a chi rottama un generatore di calore a biomassa legnosa e, contestualmente, ne acquista e installa uno nuovo a 5 stelle o una pompa di calore.

Dopo il successo di un primo bando per la sostituzione di caldaie a biomasse con dispositivi di ultima generazione, la Giunta ha approvato il secondo: sono disponibili risorse per 10.139.000 euro, assegnate alla Regione Emilia-Romagna dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase).

Il contributo regionale verrà erogato a “sportello”, pertanto i contributi saranno assegnati fino a esaurimento dei fondi disponibili ai richiedenti in possesso dei requisiti secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.

“Qualità dell’aria ed efficientamento energetico sono i cardini di questa misura, peraltro molto attesa e in sintonia con le politiche regionali- commenta la vicepresidente con delega all’Ambiente, Irene Priolo-. Con il nuovo Piano aria è previsto infatti l’obbligo di installazione di impianti a biomassa per riscaldamento domestico almeno a 5 stelle e l’applicazione delle limitazioni in tutti i Comuni di pianura. Questo nuovo bando- prosegue Priolo- vuole supportare i cittadini nella sostituzione degli impianti inquinanti, per una migliore qualità dell’aria. Inoltre- conclude la vicepresidente- è coerente con gli obiettivi e gli indirizzi del Piano energetico regionale che mirano a favorire l’uso di fonti rinnovabili, in particolare nel settore termico”.

A chi è destinato il bando

Il provvedimento, come il precedente, è rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari, a decorrere dal 1^ gennaio 2023, del contributo ‘Conto termico’, il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni da parte del Gse (Gestore servizi energetici).

A cosa servono i contributi

I fondi sono destinati al ricambio di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa - camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet - di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.

Entità del contributo

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto a integrazione del contributo riconosciuto dal Conto termico (Gse) per lo stesso intervento. Gli importi massimi di contributo varieranno in funzione delle tipologie di impianto installato, e precisamente: caldaia a legna fino a 8.000 euro; caldaia a pellet fino a 7.000 euro; pompe di calore fino a 6.000 euro; termocamini / termostufe / termocucine (queste ultime ammesse esclusivamente se generatori di calore collegati tramite scambiatori all’impianto di riscaldamento a radiatori o a pavimento) fino a 5.000 euro; inserto camino a legna fino a 4.000 euro; inserto camino a pellet fino a 4.000 euro; stufa a legna fino a 3.000 euro; stufa a pellet fino a 3.000 euro.

Modi e tempi

Per accedere alla richiesta di contributo è necessario disporre delle credenziali di autenticazione Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns); le domande devono essere effettuate esclusivamente per via telematica dall’apposito applicativo informatico, a questo indirizzo.

L’apertura del bando sull’applicativo regionale avverrà il 16 gennaio 2024, alle ore 15. Le domande di incentivo potranno essere presentate alla Regione fino alle ore 14 del 31 dicembre 2024 o fino a esaurimento dei fondi disponibili. 

Ultimo aggiornamento: 29-04-2024, 16:35