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Introduzione

“A sei mesi dall’alluvione, le aziende si preparano a ricevere i primi indennizzi grazie all’impegno della Commissione europea che ha riconosciuto risorse straordinarie dal fondo di crisi, cofinanziate dallo Stato italiano: è un primo passo importante”. 

Così l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi commenta l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni del decreto del ministero dell’Agricoltura sullo stanziamento dei primi 100 milioni per i danni produttivi alle imprese agricole causati dall’alluvione.

Il provvedimento ministeriale fornisce le modalità di attuazione del regolamento della Commissione europea (del 14 luglio 2023) che prevede un sostegno finanziario di emergenza per i settori agricoli colpiti da calamità che incidono sulla redditività economica.

“E’ un buon inizio - prosegue Mammi -, per sostenere aziende agricole fortemente danneggiate. C’è ancora molta strada da fare, soprattutto per quanto riguarda il ripristino delle infrastrutture viarie, delle frane e di situazioni di grande fragilità che investono i territori dell’appennino, dove è più complesso fare impresa e dove le aziende rivestono anche un’importante funzione di presidio sociale e del territorio”.

I danni in ambito agricolo sono stati stimati in un miliardo di euro: queste sono le prime risorse disponibili, assieme ai 50 milioni messi a disposizione dalla legge 100/2023 per i danni alla zootecnia, e ai 15 milioni resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna per il ripristino dei siti produttivi tramite fondi del Programma di Sviluppo Rurale. 

Il provvedimento  

Nei mesi scorsi la Commissione europea a fronte dei danni subiti da numerosi territori ha assegnato ad alcuni Stati dei fondi anticrisi. L’Italia ha ricevuto 60,5 milioni di euro per i fenomeni alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna e in parte minore anche Marche e Toscana.

Questi contributi potevano prevedere un cofinanziamento nazionale fino al 200% che il Governo ha accordato. Di queste risorse 100 milioni di euro andranno a Emilia-Romagna, Toscana e Marche e sono stati assegnati prioritariamente per il sostegno delle imprese agricole danneggiate dagli eventi alluvionali.

Le cifre residue saranno invece impiegate per indennizzare le imprese agricole che hanno avuto danni a causa della siccità prolungata ai siti produttivi e alle mancate produzioni.  

Le imprese che hanno avuto danni sia per la siccità sia per l’alluvione saranno indennizzate per una delle due tipologie di danno, quella di maggiore entità. 

In dettaglio, per l’alluvione, l’aiuto al settore agricolo sarà ripartito secondo un calcolo sugli ettari di superficie: 130 euro ad ettaro per il pascolo e i prati permanenti; 380 euro a ettaro per i terreni a seminativo; 1.500 euro a ettaro per le colture permanenti.  

I sostegni sulla siccità saranno invece riconosciuti rispetto ai parametri di danni accertati dalle regioni coinvolte, che sono Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio.

Sarà Agea, l’organismo pagatore nazionale a procedere con l’istruttoria dei provvedimenti per poi avviare gli indennizzi. Per la verifica del procedimento si insedierà un comitato di monitoraggio. 

Ultimo aggiornamento: 02-05-2024, 08:06