Edugate

La giornata è iniziata con la visita al servizio educativo sperimentale per l’infanzia 1-6 Edugate, a gestione diretta comunale. Attivato nel 2017 in concomitanza con la partecipazione del Comune di Piacenza, in qualità di capofila, al progetto europeo “EDUGATE- Multilingual teaching in early childhood education and care” (insegnamento plurilingue nell'educazione e la cura della prima infanzia), è stato finanziato dall’Ue nell'ambito del Programma Erasmus +, volto a sviluppare la cooperazione e lo scambio di buone pratiche in ambito educativo. Un’offerta formativa innovativa e di qualità, che ha due punti di forza: la continuità educativa, basata su un metodo di lavoro per gruppi aperti che valorizza l'interazione, favorisce l'autonomia del singolo, promuove la collaborazione tra i più bambini più grandi e quelli più piccoli; l’offerta formativa, fin dalla prima infanzia, dell'apprendimento di una seconda lingua, l’inglese, il cui utilizzo viene proposto attraverso metodologie innovative basate su contesti di cura e di vita quotidiani. Non solo vengono proposte ai bambini specifiche attività, giochi, letture in lingua, ma alcuni momenti della giornata e alcune attività si svolgono abitualmente utilizzando la comunicazione in inglese. 

Centro ABI Unicoop

Seconda visita al Centro ABI (Anziani e Bambini Insieme) Unicoop, cooperativa sociale che opera a Piacenza e nella sua provincia dal 1986. Nata per iniziativa di 13 giovani soci fondatori, oggi impiega più di 400 operatori, composti per oltre il 94% da donne, offrendo servizi socio-educativi per anziani, prima infanzia, disabilità, giovani, animazione e formazione nel territorio piacentino. Oltre 2.000 le persone che trovano qui risposta ai propri bisogni, in nidi d’infanzia e spazi bambini, servizi di assistenza domiciliare, case di riposo e centri diurni per anziani, centri diurni per anziani, oltre a servizi di integrazione scolastica. Il progetto bandiera è Anziani e Bambini Insieme, un Centro intergenerazionale in cui convivono una casa di riposo, un centro diurno per anziani e un nido d’infanzia: guidati da un’equipe integrata di operatori socio-sanitari ed educatori, gli anziani e i bambini che frequentano il centro si incontrano e realizzano laboratori di cucina creativa, natura, lettura, condividono pranzi e merende, festeggiano i loro compleanni, insieme. Uno scambio da cui nascono esperienze arricchenti, percorsi di crescita reciproca e di benessere che testimoniano come tutte le età della vita hanno qualcosa da donarsi. Nel Centro gli ospiti delle tre strutture si incontrano attraverso alcune attività condivise: i bambini allacciano relazioni significative con adulti al di fuori dalla loro famiglia, mentre gli anziani ritrovano una dimensione progettuale sul domani che li rende protagonisti della propria vita. 

Progetto FATA

Il Progetto FATA (Fuoco, Acqua, Terra, Aria) Scuola Diffusa è stato al centro della terza tappa del programma, che si è svolta nella Galleria d’arte moderna Ricci Oddi dove l’assessora ha incontrato la classe prima della scuola secondaria di primo grado “Italo Calvino”. Un progetto - coordinato da Coopselios e giunto alla seconda edizione - che accoglie in alcuni luoghi d’arte della città (la Galleria Ricci Oddi, il centro d’arte contemporanea XNL, il teatro Manocomics e il teatro Trieste 34), le terze, quarte e quinte classi delle primarie e le scuole secondarie di primo grado. Per sei mesi, da novembre ad aprile, 32 classi con circa 800 alunni hanno la possibilità di fare scuola insieme ad atellieristi ed operatori teatrali ed esplorare gli specifici linguaggi, collegandoli alle discipline curricolari. La settimana si articola in un momento in classe, di conoscenza e attivazione, dove gli studenti sono chiamati ad interrogarsi sul significato di fare scuola fuori da scuola e costruiscono un taccuino, per annotare con le parole o con il segno grafico tutto ciò che attiva la loro curiosità e che desiderano approfondire. Dal martedì al venerdì le classi vengono poi ospitate nei luoghi d’arte, sempre seguiti dagli insegnanti che hanno così l’opportunità di vivere l’esperienza con i propri studenti e conoscerli anche sotto una nuova luce. 

"Oltre l'autismo"

Nata nel 2020 con lo scopo di creare un centro di attività socio-occupazionali per ragazzi con diverse abilità, in collaborazione con l’associazione “Oltre l’autismo” ODV che opera a Piacenza dal 2003, la cooperativa sociale San Giuseppe visitata oggi nel quarto appuntamento ha un preciso obiettivo: perseguire l’inclusione sociale attraverso l’offerta di opportunità lavorative soprattutto a persone con disturbi dello spettro autistico. Per questo, attraverso la collaborazione con aziende del territorio, il Centro San Giuseppe effettua le lavorazioni previste dalle commesse di lavoro, avvalendosi delle competenze, conoscenze e abilità messe a disposizione da artigiani disponibili che affiancano, insieme agli educatori, una o più persone svantaggiate. L’inserimento è graduale e accompagnato e l’avvicinamento al lavoro avviene sempre rispettando modalità, tempi e predisposizioni del singolo. Altro progetto, ambizioso, a cui stanno lavorando la cooperativa San Giuseppe e l’associazione Oltre l’Autismo è legato al Dopo di noi: costruire e realizzare “la casa di vita”, un luogo in cui ragazzi e ragazze potranno vivere e lavorare in maniera integrata e aperta al contesto sociale e relazionale della comunità piacentina. 

Asp Città di Piacenza

Ultima tappa della mattinata, l’Asp Città di Piacenza, Azienda di servizi alla persona costituita con provvedimento della Giunta regionale del 2009, sulla base della legge regionale del 2003 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. L’Asp, che trae origine dall’aggregazione di tre preesistenti Ipab (“Pensionato e Casa Protetta Vittorio Emanuele II”, “Ospizi Civili di Piacenza e “Pio Ritiro Santa Chiara”), gestisce servizi per anziani, disabili e minori. Ha la gestione diretta di due Cra per anziani non autosufficienti, per un totale di 216 posti letto, e della Cra privata Residenza Agave, per 22 posti letto, anch’essa struttura socio -assistenziale destinata all’accoglienza di persone anziane in condizione di prevalente non autosufficienza. É attiva nell’ambito dei servizi a bassa intensità, con 2 gruppi appartamento (12 posti), minialloggi (19 posti) e centri socio-occupazionali, inoltre mette a disposizione sedi per due centri socio-riabilitativi residenziali (30 posti) a gestione privata accreditata e per un centro socio-occupazionale specializzato nell’accoglienza di giovani adulti con autismo. Opera anche nell’ambito dei servizi educativi e di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, articolati in tre comunità, tutte a Piacenza, di cui due di prima e una di seconda accoglienza; si occupa della gestione di centri di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo nell’ambito di un protocollo d’intesa con Prefettura e Comune di Piacenza e, infine, promuove iniziative di sensibilizzazione e interventi sul territorio finalizzati alla riabilitazione e al recupero di soggetti in difficoltà.