Introduzione
Da Faenza a Cesena passando per Modigliana e Sant’Agata sul Santerno, per chiudere a Forlì. Una giornata interamente dedicata alla Romagna, quella di oggi, per il commissario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio, con una serie di sopralluoghi nelle zone più colpite tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena.
Il primo appuntamento in mattinata in Municipio a Faenza (Ra) per un confronto con il presidente della Regione, Michele de Pascale, il sindaco di Faenza, Massimo Isola, e i primi cittadini della provincia. Presente la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.
“Con il commissario Curcio abbiamo condiviso la necessità di incontrare tutti i sindaci e le sindache e fare una serie di sopralluoghi, stamani qui a Faenza con i primi cittadini della Provincia di Ravenna, questo pomeriggio con quelli di Forlì-Cesena- ha commentato de Pascale-. I sindaci sono il terminale diretto delle paure e della rabbia dei cittadini, quindi da parte nostra ci deve essere il massimo della comprensione, del lavoro di squadra. Ci sono alcune cose da migliorare- ha proseguito de Pascale-, come le procedure di indennizzo. Ci sono casi che sono stati indennizzati, ma occorre velocizzare le procedure e recuperare la fiducia dei cittadini, le risorse ci sono e possono essere ottenute. D’altra parte- ha aggiunto il presidente- condividiamo anche la necessità di identificare e realizzare con chiarezza e celerità alcune opere specifiche, fiume per fiume. L’opera di ricostruzione sta andando avanti, ma è chiaro che i livelli di sicurezza che c’erano prima degli eventi alluvionali non sono quelli che stiamo ricercando: serve un livello di sicurezza superiore. Il lavoro, quindi, che dobbiamo fare insieme- ha concluso- è studiare proposte, e in quest’ottica c’è necessità di un lavoro corretto e di una leale collaborazione con il Governo e il Parlamento, perché ci possa essere quel salto di sicurezza, anche nel medio e breve periodo, che i cittadini dell’Emilia-Romagna ovviamente chiedono”.
“Iniziamo dal territorio- ha detto il commissario Curcio-, l’incontro qui, oggi, con il presidente de Pascale e i sindaci ha proprio quest’obiettivo. In realtà- ha precisato il commissario- non è che si parte, qui si continua, definendo quali attività sono necessarie nella gestione emergenziale e post emergenziale per capire se, su quanto fatto finora, ci siano margini di miglioramento. Occorre cercare di capire che cosa possiamo e, anzi, dobbiamo fare per migliorare la sicurezza di queste comunità, tenendo conto degli eventi che si sono sovrapposti, nel 2023 e 2024, e di una cittadinanza che in alcuni casi è stanca e impaurita. Dobbiamo mettere in fila- ha concluso- le azioni che possiamo fare subito, nel medio termine, e anche in termini più lunghi, come per le opere infrastrutturali”.
Il programma della giornata
All’incontro in Municipio sono seguiti i sopralluoghi di Curcio a Faenza in via Cimatti (confluenza tra torrente Marzeno e fiume Lamone), al Ponte delle Grazie e all’adiacente ponte Bailey, nella zona di via Sarna, in via San Martino e via Sbirra.
Tappa successiva Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, il paese delle 6.962 frane. Qui Curcio si è recato al ponte di Ca’ Stronchino, il cui rifacimento spetta a Sogesid, società in house del ministero dell’Ambiente. Altro sopralluogo a Sant’Agata sul Santerno, nel ravennate, unico comune che ha avuto il 100% di edifici pubblici alluvionati, con visita al ponte ferroviario, da demolire (intervento, questo, in capo a RFI).
Segue poi la tappa a Cesena, per una visita al cantiere del torrente Pisciatello insieme al sindaco, Enzo Lattuca, in località Case Castagnoli. Qui, durante l’alluvione del 16-17 maggio 2023, una cinquantina circa di fabbricati del quartiere Madonna del Fuoco si sono allagati per tracimazione dall’argine destro del corso d’acqua.
La giornata di oggi terminerà con un incontro a Forlì, nella sede della Provincia, con il sindaco, Gian Luca Zattini, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, e tutti i sindaci della Provincia. Presenti il presidente della Regione de Pascale la sottosegretaria alla Presidenza Rontini.
I sopralluoghi: gli interventi in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile
Faenza
Nel territorio faentino, i lavori attualmente in corso sono stati avviati in somma urgenza dopo l’evento meteo del 17-18 settembre 2024. L’ambito interessato è la vallata del torrente Marzeno, il principale affluente del Lamone. Si tratta di lavori, per un importo di 800mila euro, che hanno visto la rimozione di accumuli di materiale galleggiante dalle acque della piena, il risezionamento del torrente (soprattutto in corrispondenza dei tratti maggiormente interessati da accumuli di ghiaie e altri materiali pietrosi) e il taglio selettivo della vegetazione lungo le sponde (piante morte o inclinate verso l’alveo). Un analogo intervento, dello stesso importo, partirà a breve lungo l’asta fluviale del Lamone, mentre nel tratto fra la confluenza con il Marzeno e la zona immediatamente a monte è previsto un cantiere, da un milione di euro, per il risezionamento dell’alveo e la profilatura delle scarpate.
Questi interventi si sommano a quelli già attivati nel corso del 2023/24, che hanno visto la sistemazione delle scarpate degli argini parzialmente o completamente collassate dopo degli eventi di maggio 2023, la ricostruzione dei muretti di via Renaccio, un analogo intervento di ripristino della sommità degli in via Cimatti e la sistemazione del muro già esistente in corrispondenza del Ponte Rosso, in via Don Giovanni Verità.
In collina sono stati avviati numerosi interventi (con fondi dell’ordinanza 8 del commissario straordinario alla ricostruzione) da parte del Consorzio della Bonifica della Romagna Occidentale, sulla base di una convenzione stipulata con Regione Emilia-Romagna.
Cesena
Con le ordinanze 8/2023 e 15/2023 del commissario straordinario alla ricostruzione sono stati finanziati interventi urgenti sui corsi d’acqua che interessano anche il comune di Cesena, per 6,8 milioni di euro. Si tratta, nel dettaglio, di sei interventi di cui 4 al momento in corso, uno in fase di affidamento e l’altro in fase di progettazione. In particolare, i lavori in corso sul fiume Savio e affluenti sono tre, per un importo complessivo di 4 milioni di euro e riguardano, nel dettaglio, la gestione della vegetazione lungo il corso d’acqua per la riduzione del rischio idraulico dal confine con la provincia di Ravenna fino al ponte di San Carlo, per 20 chilometri complessivi (1,6 milioni); la sistemazione idraulica degli affluenti del Savio per la riduzione del rischio in corrispondenza dei centri abitati (1,1 milioni di euro); ancora, il ripristino della funzionalità idraulica del Savio mediante il risezionamento con abbassamento delle quote delle golene, dal ponte della secante fino alla località i Maceri (1,3 milioni).
L’intervento sul torrente Pisciatello (670mila euro) ha come obiettivo garantire, in questo tratto del corso d’acqua, una capacità di deflusso e condizioni di stabilità delle sponde e dei corpi degli argini migliori rispetto a quelle antecedenti gli eventi alluvionali. Tutto questo mediante il risezionamento di un tratto di circa 1 chilometro con arretramento dell’argine sinistro, l’adeguamento localizzato delle quote di sommità degli argini e la realizzazione di nuovi muri idraulici dove sono presenti abitazioni (in adiacenza all’argine destro).
Ultimo aggiornamento: 21-01-2025, 19:16