Trascrizione

Specialmente Pubblici

Episodio 4 | Fausto Catena - Chirurgia d’urgenza

(sirene in lontananza)

C'è un battito di ciglia tra l'evento che improvvisamente ci avvicina al limite estremo e la vita che poi ricomincia. È lo spiraglio in cui la scienza medica si insinua per forzarlo, per fare ogni giorno di una sottile linea di luce il più vasto campo della conoscenza umana.


Fausto Catena, direttore dell’Unità operativa complessa Chirurgia generale e d’urgenza dell’Ospedale Bufalini di Cesena - Vedere dei ragazzi giovani che arrivano in condizioni disperate e rifargli prendere la strada della vita in maniera quasi normale, penso che sia un regalo, un regalo che non ha valore.


Con la ricerca, la specializzazione, la pratica clinica e la sperimentazione, la medicina può deviare il corso della vita, che come scriveva Hannah Arendt, condurrebbe inevitabilmente alla fine, se non fosse per la facoltà umana di interromperlo e di iniziare qualcosa di nuovo. Perché gli uomini, sono le sue parole, anche se devono morire, sono nati per incominciare. Ma cosa accadrebbe se queste straordinarie possibilità di cura fossero riservate a pochi, come in altri Paesi?


Specialmente Pubblici è la seconda serie del podcast prodotto da Regione Emilia-Romagna per rafforzare la consapevolezza che il servizio sanitario nazionale e quello regionale sono un patrimonio collettivo di grandissimo valore. Un patrimonio fatto di specializzazioni, di équipe e persone che si distinguono anche per riconoscimenti conseguiti in Italia e all'estero. Donne e uomini che hanno scelto di compiere ogni giorno un passo avanti per continuare a garantire le migliori cure a tutti, nessuno escluso.


Catena - Il trauma grave non dà altre possibilità, non dà seconde possibilità. Essere in grado di aiutare queste persone e di ridare loro la possibilità di vivere, di vivere bene, è forse la cosa più bella che noi possiamo vedere nella nostra vita professionale. Non sempre si vince, e anche nel nostro lavoro, come tutti sanno, si perde. E di solito la sconfitta è una sconfitta che è una sconfitta sulla salute, che quindi, insomma, è parecchio dolorosa per il paziente, ma anche dolorosa per i sanitari che lo curano.


(voci concitate da medical drama)


Il dottor Fausto Catena è nella classifica top scientist della Stanford University nel campo chirurgia generale. Quarant'anni di sala operatoria, decine di riconoscimenti internazionali, eppure è ancora capace di emozionarsi nel ricordare l'immenso compito che gli ha affidato il destino, un destino che lui ha provocato in molti modi.


Catena - In particolare quando io mi sono avvicinato all'urgenza ho avuto la grande fortuna di conoscere e stringere un rapporto molto forte con Jim Moore, che è il più grande chirurgo del trauma del mondo. Pensate che lui è un professore dell'Università di Denver e gli hanno già intitolato, da vivo, per fortuna, il Trauma Center di Denver, che si chiama Jim Moore Trauma Center. E questa persona, il più bravo del mondo a fare trauma, a fare urgenza, si degnò all'inizio del 2000 di sviluppare una relazione scientifica con uno sconosciuto che lavorava a Sant'Orsola di Bologna, che aveva però voglia di fare tante cose. All'inizio del 2000 questo sconosciuto ebbe l'idea di fondare una rivista internazionale, una delle prime riviste online, quindi che non avevano supporto cartaceo ma avevano solo un supporto web e gli diede tutto il supporto per sviluppare questa idea, questa rivista. Una delle possibilità, delle chiavi di successo dell'eccellenza è anche dare alle persone motivate che hanno delle buone idee, la possibilità di svilupparle.


Il dottor Fausto Catena nel 2010 riceve dal Presidente della Repubblica il premio come il miglior giovane chirurgo e intraprende una lunga carriera privilegiando le strutture pubbliche e partecipando attivamente alla vita della comunità scientifica internazionale. Oggi è a capo dell'Unità operativa complessa di Chirurgia Generale e d'urgenza del Bufalini di Cesena, un trauma center considerato un punto di riferimento e una vera eccellenza. Chiunque subisca un incidente con conseguenze gravi o gravissime Romagna viene affidato al Bufalini. Ma come si diventa eccellenti?


Catena - Il nostro ospedale, il Bufalini, è un'eccellenza perché è un ospedale che si è molto concentrato sulla sua mission principale che è quella del trauma center di primo livello. E quindi cercando di effettuare questa attività al massimo livello, tutti, tutto il personale, tutti i medici, tutti gli infermieri, tutti gli OSS, tutti, tutti, tutti, si stringono attorno all'ospedale per cercare di far sì che questa attività di eccellenza venga fatta nel miglior modo possibile.


È stato calcolato che il sistema Trauma Center, nato negli Stati Uniti negli anni '90, consente di avere una mortalità praticamente dimezzata di fronte alle emergenze, come ci racconta chi ha introdotto il metodo in Italia.


Catena - È chiaro che avere questa attività di eccellenza fa sì che essa funga da traino per tutte le altre attività cliniche. E quindi anche le altre attività assistenziali che svolge l'ospedale, di chirurgia generale, di neurochirurgia, di anestesia, rianimazione, hanno preso uno slancio. Sono stati quasi, come dire, hanno quasi in seguito questa scia di eccellenza che era del trauma e anche loro si sviluppano e vanno avanti con questo miglioramento continuo e con personale estremamente motivato per raggiungere obiettivi che sono sempre obiettivi alti.


Sì, molto alti, perché al Bufalini si eseguono anche grandi interventi. Operazioni estremamente complesse che in molti Paesi pochi potrebbero permettersi. Parliamo di centinaia di migliaia di dollari per prestazioni specialistiche che qui sono alla portata di chiunque ne abbia bisogno.


Catena - Quelli che mi chiedono perché la sanità pubblica è così importante, io rispondo che la sanità pubblica è un diritto costituzionale che è importante, esattamente come la libertà: perché la libertà è importante? La libertà è importante a prescindere. Così la sanità pubblica, fare stare bene la gente senza nessun interesse economico, è un diritto, è un dovere che deve essere garantito. E questo dovrebbe essere fatto appunto con quella che Mintzberg chiama la community ship, cioè tutta la comunità si stringe attorno al suo ospedale e cerca di fare sì che possa andare avanti. Possa andare avanti perché magari ci si aiuta a vicenda, perché magari vengono fatte donazioni, perché si cerca di fare un lavoro insieme che poi va a beneficio di tutti. Ecco, questo penso che sia veramente il senso ultimo e il senso vero che si debba portare avanti per il nostro sistema sanitario.


Eppure in Italia la sanità pubblica continua ad essere definanziata. L'ultimo rapporto della Fondazione GIMBE indica un gap tra la spesa sanitaria pro-capite italiana e la media dei Paesi europei dell'area OXE di quasi 50 miliardi di euro in meno all'anno. Tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni hanno operato tagli. Di contro, il fabbisogno sanitario nazionale purtroppo cresce. Dal 2010 al 2023 è aumentato complessivamente di oltre 23 miliardi.


Catena - Tutti i sistemi sanitari si stanno però attrezzando per difendersi, per preservarsi, cercando di mantenere per la popolazione i diritti acquisiti in tanti anni. I diritti acquisiti che sono stati acquisiti dai nostri nonni, dai nostri genitori, a volte pagando dei prezzi molto alti. Questo vale per tutti, per tutte le grandi democrazie in cui c'è un sistema sanitario pubblico. Ed è per questo che in Italia, ma anche in Canada, in Gran Bretagna e in Francia, tutti si stanno muovendo per la difesa del sistema sanitario ed è quello che dobbiamo fare tutti: cercare di mantenerlo, cercare di svilupparlo e cercare di far sì che l'eccellenza sia una cosa comune di qualsiasi ospedale del nostro sistema sanitario nazionale.


Mentre lo salutiamo, il dottor Catena ci racconta che il fratello, che esercita la professione nel Regno Unito, gli ha appena riferito che un bambino su cinque, in età scolastica non riceve a casa un'alimentazione sufficiente. Un dato terribile, destinato anche ad avere conseguenze sulla salute pubblica, molto preoccupanti. E si chiede: è questo il futuro che vogliamo?


Specialmente Pubblici è un podcast prodotto da Regione Emilia-Romagna. Direzione artistica e voce narrante sono di Mimma Nocelli. Il progetto editoriale è di Homina Comunicazione. Postproduzione e sound design sono di Fonoprint.