Il progetto
È previsto al largo di Ravenna l’ormeggio di una nave di stoccaggio e rigassificazione galleggiante, la "BW Singapore", acquistata da Snam all’inizio di luglio.
La nave ha una capacità di rigassificazione continua di circa 5 miliardi di metri cubi e uno stoccaggio di 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto (GNL).
Sarà rifornita ad intervalli regolari, al massimo una volta alla settimana, da navi metaniere.
Verranno inoltre realizzate alcune infrastrutture per allacciare la nave alla rete di trasporto gas esistente.
Il progetto presentato da Snam al Commissario prevede che la nave sia collocata a circa 8,5 km al largo di Ravenna in corrispondenza della piattaforma offshore esistente di Petra (Gruppo PIR), che sarà opportunamente adeguata e ammodernata.
Al fine di convogliare il gas verso il punto di interconnessione con la rete nazionale dei gasdotti, posto a circa 42 km dal punto di ormeggio, a nord-ovest della città, il progetto propone di realizzare un collegamento composto da un tratto di metanodotto a mare (sealine) di circa 8,5 km e uno onshore, completamente interrato, di circa 34 km, progettato privilegiando aree non antropizzate, rispettando quelle protette e minimizzando l’uso di suolo, in modo compatibile con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche del territorio, nonché con gli strumenti di pianificazione vigenti. Su tutti questi aspetti progettuali proposti da Snam il Commissario dovrà avvalersi dell’esame scrupoloso e del parere di oltre 40 enti.
Sicurezza
Nella nave rigassificatrice non saranno effettuati processi chimici, ma solo operazioni
funzionali al processo di vaporizzazione. L’impianto di stoccaggio e rigassificazione sarà completamente installato a bordo della nave.
Tutela dell'ambiente
È essenziale che l’impianto e le operazioni a bordo della nave abbiano impatti minimi, che Snam si impegna a contenere entro limiti significativamente inferiori a quelli previsti dalla legge.
Dal punto di vista paesaggistico, il progetto dovrà rispettare invece le aree di tutela biologica. Sono già stati condotti per Snam alcuni studi specialistici, tra cui un modello delle ricadute in atmosfere, la valutazione di impatto sanitario, la valutazione del traffico navale nell’area di progetto e un modello di dispersione termica e chimica in ambiente marino in fase di esercizio.