Centri di gravità permanente

Vista da vicino del 10 settembre 2012

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Trasformare il centro storico in un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto, valorizzando le attività, la cultura, restituendogli il ruolo di punto di incontro per gli abitanti. E' questo l'obiettivo del progetto dei centri storici naturali in corso di realizzazione in tutta la regione. Attraverso gli esempi di Piacenza e di Santarcangelo, la puntata mostra come l'esperienza spinga a lavorare insieme l'amministrazione, i commericanti e i cittadini per il benessere della città e come il centro storico possa recuperare la sua attrattività rispetto ai centri commerciali artificiali, puntando sulla bellezza monumentale, sulla riconoscibilità storico artistica, sul valore delle botteghe storiche e l'efficacia di azioni sinergiche di promozione. L'intervista all'assessore regionale a Turismo e Commercio Maurizio Melucci.

 

Trascrizione

Ermanno Muolo, giornalista/voce narrante
Siamo a Piacenza, nella sala del consiglio comunale. Al centro dell'attenzione una giovanissima ragazza bionda. Tutti la intervistano e ascoltano ciò che ha dire. Che cosa sta succedendo? L'assessore al commercio, a sua volte giovane e donna, spiega che oggi viene presentato il marchio del Centro Storico naturale di Piacenza, concepito dalla giovane autrice, e vincitore del concorso dedicato. Il marchio sintetizza il progetto, che mira a ridare lustro, vivibilità e centralità commerciale e culturale al centro storico, con i tre elementi chiave: la città, i negozi, lo stare insieme.

Katia Tarasconi, assessore Commercio e Marketing Urbano Comune di Piacenza
Siamo partiti circa un anno fa, abbiamo creato una cabina di regia con le due associazioni di categoria sul territorio, la camera di commercio e il comune di Piacenza. Insieme in sinergia stiamo collaborando e lavorando per un piano condiviso per il Centro Comemrciale Naturale, cioè il centro storico di Piacenza come se fosse un luogo chiuso, un centro comemrciale. Stiamo quindi insieme facendo un calendario degli eventi, stiamo pianificando la comunicazione, abbiamo identificato un logo, abbiamo fatto un concorso per il marchio del cento storico, stiamo lavorando anche alla parte tecnologica, quindi un app apposita per smart phone e su internet per la città di Piacenza, insomma una serie di iniziative condivise: la condivisione sta comunque al cuore di tutto il progetto.
L'aria che si respira nel centro storico è un'aria di cultura, di storia e quindi c'è anche una peculiarità del singolo negozio, ci sono le botteghe storiche: è il fatto di vivere una città in un modo diverso, cioè nulla toglie a un centro commerciale ma quando entro in un centro commerciale se sono a Cremona o a Piacenza non noto la differenza, se vengo in centro storico so di essere a Piacenza perché alle mie spalle ho i cavalli del Mochi piuttosto che il Palazzo Gotico.

Ermanno Muolo, giornalista/voce narrante
Amministratori, commericanti e cittadini allo stesso tavolo con un unico scopo, insomma: rimettere il centro al centro della vita cittadina.

Fausto Arzani, Confesercenti Piacenza
È avviato il progetto, la strada è molto lunga, certamente finirà con il 2013, ci siamo dati due anni di tempo dal momento dello start up al momento della conclusione, si recupera la centralità della città e si recupera sorpattutto un modo di vivere il centro che è assolutamente naturale.

Ermanno Muolo, giornalista/voce narrante
Quella di Piacenza non è l'unica esperienza del genere in regione. Stiamo andando a Santarcangelo, nel riminese, dove veniamo accolti da rappresentanti dell'amministrazione e delle associazioni dei commercianti: anche qui lavorano insieme per il bene della città.

Simona Lombardini, assessore Attività produttive e Turismo Comune Santarcangelo di Romagna
È un modo per riuscire a valorizzare il centro storico e qindi riuscire a trovare questo connubio tra la tradizione, l'aspetto culturale e l'aspetto turistico. Santarcangelo ha una forte valenza culturale, ha tutta una serie di iniziative a carattere culturale molto importanti alivello internazionale come il festival di Santarcangelo ma anche tutto un aspetto di tipo commerciale legato a fiere ed eventi che si svolgono proprio nel centro della città. Riuscire a creare questo centro commerciale naturale come elemento distintivo proprio di tutta la città nel suo complesso, sia lìaspetto economico-commerciale, quello culturale, turistico e dei residenti e quindi trasmettere anche un valore in tutta questa operazione.

Sandro Gentile, vice presidente Comitato Città Viva Santarcangelo
Quello che immediatamente siamo riusciti a fare, esempi molto pratici, finanziare al 100% il rifacimento delle tende che sono davanti ad ogni attività del centro storico, servizio di vigilanza comune su tutto il territorio del centro storico e la creazione di mini siti internet linkati dalle varie home page istituzionali. Quello che auspichiamo è di arrivare anche a determinare politiche di promozione commerciale comune per poi magari arrivare come sta succedendo anche all'estero a delle vere e proprie organizzazioni di gestione dei centri storici naturali, il tutto senza chiaramente mortificare la libertà d'impresa dei singoli imprenditori.

Ermanno Muolo, giornalista/voce narrante
Il centro storico diventa dunque un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto, un modello che la regione si propone di portare su tutto il territorio

Maurizio Melucci, assessore a Turismo e Commercio Regione Emilia-Romagna
Una scommessa, che pensiamo di vincere. Ci sono esperienze in questo senso in paesi europei, Francia e Belgio in particolar modo: fare in modo che tutti gli attori protagonisti del centro storico, in primo luogo i commercianti ma anche i proprietari dei negozi, di altre attività, i sindacati e le organizzazioni economiche si mettano assieme e pensino di ragionare come un centro storico da gestire come se fosse un centro commerciale artificiale; quindi orari, accessibilità, eventi, ma anche, e qui è la parte più ambiziosa, le out, che significa le varie tipologie merceologiche che ci possono stare in un centro storico e anche contrastare il caro affitti che è arrivato in certe situazioni a vere e proprie speculazioni. Pensiamo di aprire questa nuova fase dopo aver investito tanto nella riqualificzione dei centri commerciali naturali dei nostri centri storici. Oggi possiamo utilizzare nuove politiche per fare in modo che i nostri centri storici siano molto più attrattivi dei centri commerciali artificiali.

Ermanno Muolo, giornalista/voce narrante
Il centro comemrciale naturale è dunque al tempo stesso strategia commerciale, valorizzazione storico artistica e recupero del senso di comunità di persone. Tre bersagli, economia, cultura e socialità in cui il progetto promette letteralmemte di fare centro.

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ultima modifica 2018-03-15T17:00:14+01:00
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