Col termine Caregiver, parola inglese entrata da tempo nel nostro lessico quotidiano, s'intende 'colui che si prende cura' di un'altra persona in maniera continuativa e rilevante nel tempo; il Caregiver familiare, in particolare, si prende cura senza che questo impegno abbia fini di lucro.

Spesso la persona cara è all'interno della propria cerchia familiare, talvolta al di fuori. Può essere una persona anziana fragile o una persona con disabilità, comunque è di fronte ad un problema che non gli permette di stare bene, non gli consente un vivere autonomo o autosufficiente. Il Caregiver contribuisce alla qualità di vita ed al benessere della persona assistita.

Con la legge regionale 2/2014 "Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver famigliare (persona che presta volontariamente cura ed assistenza)" la Regione Emilia-Romagna ha inteso valorizzare la figura del Caregiver, in sintonia con le esigenze della persona cara accudita.

La L.R. n. 2/2014 è stata modificata con L.R. n. 5/2024 «Modifiche alla Legge regionale 28 marzo 2014, n. 2 “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare (persona che presta volontariamente cura e assistenza)”».

I diritti

Gli impegni

Disponibilità a garantire l'assistenza, a formarsi e collaborare coi servizi

A seguito dell'informazione fornita dai servizi sulle problematiche della persona assistita, e sulle opportunità di sostegno possibili, il Caregiver familiare, di propria iniziativa o a seguito di proposta da parte di un servizio sociale, socio-sanitario o sanitario, esprime in modo libero e consapevole la disponibilità a svolgere la propria attività volontaria di assistenza e cura, ad avvalersi di supporti formativi e di forme di integrazione con i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari.

Impegno a garantire le attività esplicitate nel PAI

Il PAI esplicita il contributo di cura e le attività del Caregiver familiare nonché le prestazioni, gli ausili, i contributi necessari ed i supporti che i servizi sociali e sanitari si impegnano a fornire al fine di permettere al caregiver di svolgere al meglio le attività di assistenza e di cura in maniera appropriata e senza rischi per l'assistito e per sé stesso. L'impegno assunto dal caregiver familiare può essere rivisto attraverso la tempestiva revisione del piano assistenziale individualizzato.