La relazione annuale sui residui di pesticidi negli alimenti presenti sul mercato europeo elaborata da EFSA per l’anno 2022 fornisce una panoramica dei controlli ufficiali svolti dagli Stati Membri, dall’Islanda e dalla Norvegia in qualità di membri dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) e dello Spazio economico europeo (EEA), valutando la potenziale esposizione e il possibile rischio per la salute dei consumatori nel breve e nel lungo termine (acute risk e chronic risk).

Al fine di proteggere la salute dei consumatori, l’UE oltre a definire un quadro normativo per l’approvazione e l’uso dei prodotti fitosanitari, ha stabilito con il regolamento CE n. 395/2006 delle soglie massime, c.d. livelli massimi residui (LMR), stabilite sulla base delle buone pratica agricole (BPA).

Tenendo conto dei risultati del Programma di controllo pluriennale coordinato a livello UE (EU-Coordinated multiannual control programme - EU MACP) e dei Programmi di controllo nazionali (National control programmes - EU MANCP), il report rileva che su 110829 campioni prelevati, il 96.3 % mostra valori inferiori agli LMR, solo il 3,7 % eccede gli LMR di cui il 2.2 % non è risultato conforme.

Bisogna evidenziare che:

  • se un campione supera gli LMR, prima di essere dichiarato “non conforme” deve essere sottoposto alla c.d. incertezza di misura. Solo se, nonostante l’incertezza di misura, il valore dei residui risultasse ancora superiore, il campione è dichiarato non conforme;
  • nell’ambito del Programma di controllo coordinato (EU MACP) su 11727 campioni di 12 alimenti si è verificato una lieve diminuzione del tasso di non conformità rispetto al 2019 in quanto dall’1 % è diminuito allo 0,9 % (1, 6% eccede gli LMR, ma solo lo 0.9 % non sono conformi);
  • il tasso di non conformità dei prodotti importati da Paesi terzi (4.5%) supera di 4 volte quelli provenienti dagli Stati Membri (1 %) a causa ad es. di un abuso di pesticidi non autorizzati e delle BPA non rispettate o registrate secondo un diverso pattern.

Alla luce dei dati risultanti, della valutazione dei rischi e della probabilità che il consumatore ne sia esposto, l’EFSA afferma che il rischio per la salute umana è basso.

Tuttavia, considerando che la finalità del report è fornire informazioni ai differenti stakeholders che abbiano interessi e responsabilità nella food supply chain fornendo soprattutto ai risk managers uno strumento per costruire futuri programmi di monitoraggio, EFSA raccomanda di aumentare l’efficacia dei sistemi di controllo europeo al fine di assicurare il più alto livello di protezione per i consumatori.