Valutazione della sicurezza dell’aceto “tamponato” come nuovo additivo alimentare
Il gruppo di esperti scientifici sugli additivi e gli aromi alimentari (FAF) di EFSA ha pubblicato un parere scientifico sulla sicurezza dell'aceto “tamponato” inquadrato come nuovo additivo alimentare. L'aceto tamponato è un prodotto liquido o in polvere che viene preparato aggiungendo all'aceto composti come idrossido di sodio o di potassio, anch’essi additivi registrati con numeri E 524 e E 525, e anche carbonati di sodio e potassio (E 500, E 501). L’aceto usato come materia prima è esclusivamente di origine agricola e alimentare, escludendo legno e cellulose. In chimica si dice soluzione tampone una diluizione acquosa in grado di mantenere pressoché inalterato il proprio pH anche in seguito all'aggiunta di moderate quantità di acidi o basi forti, funzioni ritrovate anche in questo prodotto. I costituenti primari dell'aceto tamponato sono acido acetico ed i suoi sali, come acetato di sodio e potassio. Relativamente ai suoi potenziali effetti sulla salute, nessun dato biologico o tossicologico è stato presentato dal richiedente poiché, a seguito dell’ingestione l'aceto tamponato si dissocia in costituenti che normalmente ogni individuo consuma quotidianamente e per i quali esistono dati sui loro effetti biologici, rendendo innecessaria la stipulazione di una dose massima giornaliera. Considerando la concentrazione di utilizzo massimo che viene proposta, l'esposizione media calcolata derivata dal consumo di prodotti contenenti l’aceto tamponato varia da 8,9 mg/kg di peso corporeo al giorno per i lattanti a 280,3 mg/kg di p.c. al giorno per i bambini. Il gruppo di esperti scientifici ha stabilito che non vi sono problemi legati alla sicurezza dell'uso dell'aceto tamponato come additivo alimentare. Tuttavia, risulta necessario stimare l'esposizione relativa alle concentrazioni d’uso definite come “quantum satis” presenti nel gruppo I del Reg. 231/2012.