L’offerta residenziale dei Servizi di Salute mentale e dipendenze patologiche in Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna può contare su un’ampia presenza di strutture residenziali e semiresidenziali, pubbliche e private, che offrono servizi nell’ambito della Salute mentale adulti, Dipendenze patologiche e Neuropsichiatria infanzia e adolescenza. Una rilevazione effettuata al 31 dicembre 2023 ha individuato 412 strutture, per un totale di 5.556 posti letto.
Le strutture destinate alla salute mentale degli adulti sono 300, per un totale di 3.118 posti letto, di questi 2.266 si trovano nelle 246 strutture residenziali e 852nelle 54 strutture semi residenziali. Quelle dedicate al trattamento delle dipendenze patologiche sono 105, per un totale di 2.352 posti letto così distribuiti: 1.396 nelle 85 strutture residenziali e 956 nelle 20 strutture semi residenziali. Le strutture riservate alla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza sono 7, per un totale di 86 posti letto, di cui 18 nelle 3 strutture residenziali e 68 nelle 4 strutture semiresidenziali.
Ad essi vanno aggiunti i punti di accesso alla rete dei servizi di salute mentale, cioè il Centro di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dedicato ai minori e il Centro di salute mentale dedicato agli adulti, entrambi presenti in ogni Distretto dell’Azienda Usl: assicurano servizi di prevenzione, diagnosi e cura in ambulatorio e a domicilio, in collaborazione con i servizi del territorio (a partire da medici e pediatri di famiglia), con i servizi ospedalieri, i servizi sociali dei Comuni, il volontariato e le associazioni di utenti e familiari.
Dati epidemiologici 2023 in Emilia-Romagna
Nel 2023 gli assistiti dai Servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza sono stati 64.895, il 4,1% in più rispetto al 2021 e il 70,5% rispetto al 2010; la maggioranza (61,0%) sono maschi ed ha principalmente un’età compresa fra i 6 e i 13 anni (52,0%). Tra le diagnosi prevalenti figurano i disturbi psicologici ad esordio nell’infanzia (disturbi del linguaggio, dell’apprendimento, ecc..), i disturbi psico-comportamentali, i disturbi dello spettro autistico e il ritardo mentale.
Rispetto al 2019 aumentano le diagnosi legate ai disturbi dello spettro autistico (+55,7), ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (+86,4%), ai disturbi psico-comportamentali (+27,2%); in aumento del 24,7% anche le diagnosi di disturbi legati ad un deficit dell’attenzione.
Presso i Servizi per le Dipendenze patologiche regionali, relativamente al primo semestre del 2023, sono 21.563 le persone che hanno seguito un percorso di cura; dopo la diminuzione della domanda di trattamento registrata durante gli anni della pandemia, si sta tornando ai livelli precedenti. In quest’ultimo ambito, l’area prevalente è quella relativa a “droghe e/o farmaci” (63,8%) a cui seguono le problematiche alcol correlate (30,2%), il gioco d’azzardo (4,5%) e il tabagismo (1,5%).
Nelle due tabelle a seguire la variazione degli utenti seguiti dal Servizi NPIA e il numero dei ricoveri e dei ricoverati a partire dal 2010 ad oggi
Nel 2023 il numero dei ricoveri è stato pari a 745, in aumento del 157,8% rispetto al 2010.
Il potenziamento dei servizi voluto dalla Regione risponde anche all'esigenza di intercettare un numero crescente di casi e a quella di non lasciare soli i più giovani: rispetto al 2010 crescono infatti i ricoveri, fra cui quelli legati ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (+315,2%), i disturbi relativi allo spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici (225%), quelli dell’umore come depressione e disturbi d’ansia (+219,2%). Seppur con variazioni più contenute, aumentano anche i ricoveri attribuibili ad altri gruppi diagnosi quali i disturbi d’ansia, i disturbi della condotta e i disturbi di personalità.
Da evidenziare come per tutte le categorie diagnostiche, il numero dei ricoveri e dei soggetti ricoverati cresce all’aumentare della fascia d’età 14-17 anni. Nel 2023 il 68,5% dei ricoveri ha interessato soggetti 14-17enni. In questa fascia d’età i ricoveri più frequenti sono attribuibili ai seguenti disturbi: disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (27,8%), disturbi d’ansia e disturbi dell’umore (31,8%), disturbi della condotta (ADHD) con il 15,7%, i disturbi di personalità (12,2%) e i disturbi dello spettro schizofrenico e altri disturbi psicotici (9,6%).