La app Dae Responder
Tramite la app, quando viene identificato un sospetto caso di arresto cardiaco, la centrale operativa del 118 individua la posizione del defibrillatore più vicino e allerta i volontari che hanno dato la propria disponibilità a intervenire in zona.
Arrivato sul posto, il volontario può iniziare a prestare le eventuali manovre di rianimazione cardiopolmonare, utilizzare il defibrillatore ed eventualmente erogare la scarica elettrica salvavita. Il soccorritore può anche attivare da remoto la telecamera del cellulare e inviare alla centrale operativa in tempo reale le immagini dello scenario in cui si trova il paziente, oltre a ricevere utili indicazioni per effettuare le prime manovre di rianimazione.
I requisiti per registrarsi prevedono aver compiuto 18 anni, essere in possesso di uno smartphone o di un tablet con la App "Dae Responder" per ricevere gli allertamenti; non è necessario disporre di un defibrillatore né di una certificazione BLS (Basic Life Support, attestato che si riceve dopo aver seguito un corso).
L’applicazione nel 2018 ha vinto il premio innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano mentre uno studio pubblicato nel 2023 su ‘Resuscitation’, una delle più prestigiose riviste scientifiche in campo internazionale, ne ha accertato la capacità di accorciare i tempi di intervento grazie e una mappatura regionale puntuale dei defibrillatori sul territorio. Secondo lo studio, infatti, nel 13,4% dei 1.074 casi presi in esame, i primi soccorritori sono riusciti a raggiungere il paziente prima dei servizi di emergenza medica, riuscendo a iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare in 67 occasioni.