Il Registro Tumori dell’Emilia-Romagna
A fotografare il numero di casi di tumore nella nostra regione è il Registro Tumori dell'Emilia-Romagna, il portale curato dalla Regione e online all'indirizzo https://regioneer.it/registrotumori.
Si tratta di uno strumento pensato per cittadini e professionisti della sanità, che permette di accedere in maniera semplice e immediata a una vasta gamma di informazioni sul cancro in Emilia-Romagna: il numero medio annuo di casi, il trend per anno dell’incidenza. E ancora l’incidenza per aree territoriali e quella per fascia d’età, i primi cinque tumori più frequentemente diagnosticati in Emilia-Romagna sia per gli uomini che per le donne.
È alimentato dai dati raccolti a livello provinciale dai singoli Registri, creando così un importante patrimonio di informazioni utilizzate per la ricerca scientifica, la programmazione e il controllo dell'assistenza sanitaria. Inoltre, il Registro collabora attivamente con istituti di ricerca ed è collegato al Registro Tumori nazionale, che ha stabilito standard uniformi per i diversi Registri Tumori locali. L'Irccs "Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori (IRST)" di Meldola (FC) è il titolare del trattamento dei dati e garante della gestione amministrativa, tecnica e informatica del Registro Tumori.
I dati sulla sopravvivenza a cinque anni nei primi sei tumori in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna la sopravvivenza a cinque anni per i sei tumori più diffusi è più alta rispetto al dato nazionale. Secondo i dati 2016-2020, la sopravvivenza a cinque anni del tumore alla prostata, il primo tra i sei tumori più frequenti fra gli uomini (20% incidenza, 3.190 casi), è del 94% contro il 91% del dato nazionale, riferito però al periodo 2010-2014 (ultimo dato disponibile). Il cancro della prostata ha mostrato una caduta simile a quella del cancro del colon-retto e del polmone. Poiché queste sono le neoplasie più frequenti nella popolazione maschile, esse spiegano gran parte della riduzione dell’incidenza totale di cancro.
Il tumore della mammella, invece, è il primo tra i sei più frequenti fra le donne in Emilia-Romagna (30.9%, 4.644 casi) nello stesso periodo. In questo caso la percentuale di sopravvivenza è del 92% contro l’88% nazionale. Il cancro della mammella mostra un’incidenza stabile sia pure con forti oscillazioni, legate all’andamento periodico del programma di screening. Questa stabilità è la spiegazione principale dell’andamento dell’incidenza totale tra le donne, con tassi totali che scendono più lentamente che tra gli uomini.
Per il tumore al polmone, secondo tumore più diffuso tra gli uomini (13% incidenza, 2.156 casi) e terzo tra le donne (8.6% incidenza, 1.291 casi) in Emilia-Romagna, il tasso di sopravvivenza negli uomini è del 25% contro il 16% nazionale, mentre nelle donne la sopravvivenza a cinque anni è del 35% contro il 23% del dato nazionale. Il cancro del polmone è in flessione da oltre 30 anni tra gli uomini mentre, tra le donne, i tassi aumentano ancora, sia pure moderatamente. La ragione è che le donne hanno cominciato ad abbandonare il fumo di sigaretta molto più tardi e gli effetti si sono manifestati per il momento solo nelle generazioni più giovani. La sopravvivenza da cancro del polmone è migliorata apprezzabilmente per entrambi i sessi, come risultato degli importanti avanzamenti nella diagnosi e nelle terapie che si sono avuti dopo il 1990.
Quanto al tumore del colon-retto, terzo tumore più diffuso tra gli emiliano-romagnoli (11%, 1.758 casi) e secondo tra le donne in regione (11% incidenza e 1.590 casi), il tasso di sopravvivenza per gli uomini è del 68% contro il 65% nazionale, per le donne del 70% contro il 66%.
Per il tumore alla vescica (11% incidenza e 1.697 casi), quarto tumore più diffuso tra gli uomini, la sopravvivenza è all’82% contro l’80%. Così il tumore del corpo dell’utero, quarto più diffuso tra le emiliano-romagnole, registra una percentuale di sopravvivenza pari all’81% contro il 79% nazionale.
Negli uomini il quinto tumore più diffuso è quello al rene e alle vie urinarie (5.2% incidenza, 830 casi), che ha un tasso di sopravvivenza pari al 78% contro il 71% a livello nazionale. Nelle donne, invece, è quello alla tiroide (5% incidenza, 698 casi) la cui sopravvivenza a cinque anni è del 98% contro il 96%.
Infine, il sesto tumore più diffuso in Emilia-Romagna, sia tra gli uomini (5% incidenza, 828 casi) che tra le donne (4%, 675 casi), è il melanoma cutaneo. La sopravvivenza è del 95% per entrambi i sessi (88% per gli uomini e 91% per le donne, a livello nazionale).
Gli screening gratuiti regionali
Gli screening oncologici gratuiti proseguono in Emilia-Romagna e la partecipazione rimane alta per quelli femminili, che, nell’ultimo aggiornamento a metà 2024, mantengono o migliorano ulteriormente il picco già registrato a fine 2023: raggiunge il 72% l’adesione allo screening mammografico e mantiene il 66% quello per il collo dell’utero. Si registra, purtroppo, un calo complessivo della copertura dello screening per il tumore del colon-retto (51%).