Quando dormire è un problema
La medicina del sonno in Emilia-Romagna, i centri d'eccellenza e l'intervista al professor Vicini, esperto di fama mondiale
Hai mai sofferto di disturbi del sonno? Quelli che ti fanno girare e rigirare nel letto per ore e ore, e la notte sembra non avere fine? Sono i sintomi dell’insonnia: tra i più comuni disturbi del nostro riposo, che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita.
Poi ci sono le apnee notturne, quando le vie respiratorie si bloccano e provocano ripetuti risvegli. Ma anche la sindrome delle gambe senza riposo, in continuo movimento, che impediscono di prendere sonno.
Non disperare! Ci sono alcuni accorgimenti che puoi adottare per prevenire o gestire questi disturbi. Innanzitutto è importante avere una routine di sonno regolare, quindi andare a riposare a orari simili, e un ambiente confortevole per dormire, a partire dalla temperatura che non deve essere troppo alta; poi, niente schermi luminosi o esercizio fisico troppo intenso prima di coricarti. Se il sonno proprio non arriva, potresti provare a rilassarti con una bevanda calda come una tazza di camomilla o di latte, o ricorrere a tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga e la respirazione profonda che possono aiutare ad alleviare la tensione.
Ci sono anche farmaci che possono aiutare, ma occorre sempre parlare con il medico prima di iniziare il trattamento: no al fai da te! Se i disturbi persistono, puoi rivolgerti alle strutture e agli specialisti in materia, che in Emilia-Romagna sono davvero tanti.
Quindi, non sottovalutare i disturbi del sonno! Dormire bene è essenziale per la tua salute e la tua felicità.
Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno: cos’è, quanti ne soffrono
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSA) è un disturbo caratterizzato da pause nella respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree. Assieme all’insonnia, costituisce uno dei disturbi del sonno maggiormente diffusi al mondo, causa di una serie di conseguenze cardiache e respiratorie che se non diagnosticate precocemente e correttamente possono portare a conseguenze molto gravi per la salute di centinaia di migliaia di persone.
L'OSA infatti rappresenta un fattore di rischio per molte patologie, tra cui aritmie cardiache, malattie cardio e cerebro-vascolari, ipertensione, disordini metabolici, cognitivi e depressione. Inoltre, i pazienti OSA incorrono in un rischio più elevato di incidenti stradali. I costi sanitari e socio-economici legati a questa patologia sono molto alti, tenuto conto della sua diffusione nella popolazione.
Il trattamento dell'OSA può comprendere l'utilizzo di dispositivi per la ventilazione assistita durante il sonno, la terapia posizionale, la chirurgia e l'adozione di uno stile di vita sano.
Per misurare il livello di gravità dell’Osa viene utilizzato l’indice metrico espresso come AHI/hs, cioè il numero di episodi che si susseguono ad ogni ora di sonno del paziente. Si distingue una forma lieve (>5-15 eventi/ora), moderata-grave (15-30 eventi/ora), severa (>30 eventi/ora) e molto severa (>60 eventi/ora). Un valore soglia di 5 viene considerato indice di normalità nei pazienti adulti.
La medicina del sonno in Emilia-Romagna e le azioni corrette per agevolare il sonno
In Emilia-Romagna la diagnosi e la cura dei disturbi del sonno sono garantite da una vasta gamma di strutture mediche specializzate e personale altamente qualificato e dalla continua ricerca di nuovi approcci terapeutici. I centri di medicina del sonno sono composti da team multidisciplinari che offrono servizi diagnostici e terapeutici avanzati come la polisonnografia, il monitoraggio del sonno a domicilio, la terapia con CPAP (Pressione Positiva Continua delle vie aeree per il trattamento delle apnee notturne) e la terapia comportamentale. Gli ospedali della regione offrono anche interventi chirurgici specifici.
In alcune province come Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna sono presenti ambulatori specialistici dedicati ai disturbi del sonno.
La terapia dei disturbi del riposo può essere gestita da un medico specializzato o da un terapista, e prevede l'adozione di un regime di riposo più sano e la modifica dei comportamenti che influenzano la qualità del sonno, come mantenere l'ambiente fresco e scuro, utilizzare un materasso e un cuscino confortevoli, evitare rumori eccessivi e dispositivi elettronici prima di coricarsi.
Inoltre, abitudini come andare a letto e alzarsi allo stesso orario ogni giorno, limitare l'assunzione di alcol e caffeina prima di coricarsi, evitare pasti pesanti e fare esercizio fisico regolare ma non intenso prima di dormire possono migliorare la qualità del riposo.
L'importanza della terapia comportamentale è particolarmente rilevante per le persone che soffrono di disturbi cronici o gravi - ad esempio l'apnea notturna - che possono causare problemi di salute come ipertensione, obesità e diabete.
Chirurgia robotica transorale: l'innovativa tecnica di Forlì contro le apnee ostruttive
L’equipe di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, diretto dal professor Claudio Vicini, è stata la prima al mondo a utilizzare la chirurgia robotica per curare pazienti affetti da apnee ostruttive del sonno, intervenendo sulla base della lingua. Questa metodica messa a punto dallo stesso professor Vicini rappresenta la soluzione più avanzata e sofisticata per la chirurgia del distretto testa e collo, in quanto permette al chirurgo di operare attraverso la bocca, evitando approcci invasivi che possono causare complicazioni post-operatorie e cicatrici deturpanti. Grazie alla visione ingrandita in 3D ad alta definizione e agli speciali strumenti che consentono una mobilità perfino maggiore rispetto a quella del polso umano, l’intervento risulta più preciso ed efficiente.
Dal 2008 il team di Forlì ha effettuato 503 interventi, di cui 278 per pazienti OSA, 117 per pazienti oncologici e 108 per altri interventi.
Tra le collaborazioni scientifiche più importanti ci sono quelle con l'Università di Filadelfia (USA), l'Università del Michigan (USA) e il Florida Hospital Nicholson Center (USA). Inoltre, ha avviato programmi di chirurgia robotica presso diverse strutture ospedaliere nazionali ed internazionali, tra cui Zurigo, San Paolo, Newcastle, Doha Qatar, Milano San Pio X, Roma San Giovanni, Napoli Monaldi, San Giovanni Rotondo, Singapore, Mumbai, Istambul, Bassano del Grappa, Pescara, Nuoro e Cagliari. Dal 2010 è in atto una collaborazione con l'Hamad Hospital di Doha, Qatar, dove sono stati eseguiti 5 interventi robotici in collaborazione con i medici locali e 2 corsi di chirurgia robotica, i primi in Medio Oriente.
Chi è il prof. Claudio Vicini
La carriera del professor Claudio Vicini è stata dedicata alla chirurgia otorinolaringoiatrica e alla chirurgia cervico-facciale e delle apnee notturne. Attualmente è direttore del Dipartimento Chirurgie Specialistiche e il primario dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. È conosciuto a livello mondiale soprattutto per il trattamento chirurgico della sindrome delle apnee notturne e per aver reso la terapia chirurgica di questi disturbi del sonno, in particolare quella robotica transorale, una opzione terapeutica sempre più percorribile.
A cura di: Tiziana Gardini, Brunella Buttieri, Cristina Gaddi (le fotografie sono di Ausl Romagna)