La testimonianza dell’ideatore degli Umarells, oggi anche caregiver della madre con demenza. La legge regionale che sostiene i caregiver e i servizi della Regione Emilia-Romagna

La memoria ferita di chi soffre di demenza appare quasi come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump. Cerchi un ricordo, lo peschi, senza sapere quello che ti capiterà. E nell’ordine nel quale ti capiterà.

Può essere un lampo, di quando correvi da bambino uscendo da scuola, o la cerimonia di nozze che si è cristallizzata in bianco e nero nella mente. E capita spesso di sovrapporre questi frammenti secondo un criterio tutto personale, che ricostruisce una vita mettendo da parte l’ordine cronologico, le persone conosciute, i fatti vissuti, rimescolandoli secondo una trama casuale e nuova.

Ma la memoria ferita porta anche con sé un carico notevole per chi si trova a doverla gestire. Coniugi, figli, parenti, che affrontano la cura e l’assistenza a una persona con demenza, o Alzheimer, entrano in un percorso difficile e faticoso, dal punto di vista emotivo, organizzativo, economico.

Danilo Masotti, (“Quello degli Umarells”, come si definisce lui stesso sui suoi profili social) è uno dei tanti figli che, in breve tempo, ha dovuto riorganizzare la propria vita in funzione della mamma, la signora Concetta, con demenza. Da questa esperienza ha scelto di dare voce alla propria esperienza di “caregiver” (in italiano “prestatore di cure” che assiste i propri cari) per sensibilizzare sulla condizione di tanti come lui.

E lo ha fatto con una serie di video, raccolti sul canale YouTube “Memorie perdute”, nati quasi per caso e diventati una sorta di diario tenero e commovente, ma efficace nel raccontare la memoria ferita e le ricadute su chi gli ruota attorno.

La video intervista a Danilo Masotti

“L’idea è venuta alla fine delle restrizioni dovute al Covid – racconta Masotti - Per mesi non ho potuto far visita a mia mamma nella struttura dove si trova. E al nostro primo incontro dopo tanto tempo, ho pensato che sarebbe stato bello, anche per fissarlo nella memoria, filmare quello che avveniva. Poi, senza una programmazione ben precisa, al primo video ne sono seguiti altri, fino a diventare un appuntamento fisso a ogni visita. Ho visto subito che questi brevi racconti, nella loro spontaneità, trovavano la condivisione di tante persone, perché in molti vi si riconoscevano”.

Cosa fa la Regione Emilia-Romagna

Tutti i servizi della Regione Emilia-Romagna dedicati ai caregiver

A cura di: Stefano Asprea, Elisa Ravaglia. Si ringraziano Danilo Masotti e la mamma Concetta