Interventi di welfare
Favorire il reinserimento nella società, offrendo ai detenuti e, più in generale, anche a chi ha misure di esecuzione penale esterna, opportunità di educazione, lavoro e supporto per trovare la propria via per un’integrazione piena.
La Regione Emilia-Romagna è il soggetto proponente del progetto triennale “Territori per il reinserimento Emilia-Romagna”, un’azione di welfare che ha proprio questi obiettivi. Partner del progetto sono tutti i Comuni sede di Istituti di Pena, quindi Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Castelfranco Emilia, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini. Inoltre, ANCI Emilia-Romagna è Partner attuatore delle azioni di sistema regionali. A questi, come partner istituzionali, si aggiungono infine, il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria (PRAP) Emilia-Romagna Marche, l’Ufficio per l’esecuzione penale esterna (UIEPE) Emilia-Romagna Marche e il Centro per la Giustizia Minorile (CGM) Emilia-Romagna Marche.
Il progetto triennale, finanziato con 1 milione e 950mila euro dalla Regione e con 4,2 milioni dalla Cassa Ammende per un totale di 6 milioni e 150mila euro, è suddiviso in 5 aree di intervento:
1) Percorsi di inclusione sociale, abitativa e inserimento lavorativo integrati con il sistema dei servizi territoriali.
2) Interventi per il miglioramento della qualità della vita ad integrazione dei percorsi trattamentali all'interno degli Istituti di Pena.
3) Sviluppo dei servizi erogati dai centri giustizia riparativa in connessione con i servizi territoriali a favore delle vittime di reato.
4) Azioni sperimentali di rilievo regionale:
a. realizzazione di interventi a favore di persone sottoposte a misure di sicurezza detentive presso la casa di reclusione di Castelfranco Emilia e presso le REMS di Reggio Emilia (Con REMS si intende Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza, struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi.
b. interventi a favore dei giovani adulti ristretti presso l’istituto penale minorile di bologna.
5) Azioni di sistema regionali per l’attuazione del programma triennale
Particolare attenzione viene rivolta alle categorie fragili o che comunque per le loro caratteristiche richiedono interventi maggiormente calibrati quali persone straniere, donne, transessuali, persone sole in condizione di estrema povertà.
Le caratteristiche principali previste dalle aree di intervento sono:
- interventi di inclusione sociale e/o occupazionale per le persone in esecuzione penale o sottoposte a misure e sanzioni di comunità;
- interventi di formazione professionale e di riconoscimento delle competenze formali e informali e accompagnamento all’inserimento lavorativo per le persone in esecuzione penale o sottoposte a misure e sanzioni di comunità;
- interventi di assistenza ai detenuti, agli internati o alle persone in misura alternativa alla detenzione o soggette a misure e sanzioni di comunità e alle loro famiglie;
- interventi di recupero dei soggetti tossicodipendenti o assuntori abituali di sostanze stupefacenti o psicotrope o alcoliche, di integrazione degli stranieri sottoposti ad esecuzione penale, di cura ed assistenza sanitaria;
- interventi a sostegno delle persone che presentano situazioni di particolare vulnerabilità, con particolare attenzione alle donne detenute e con prole;
- interventi di accoglienza abitativa temporanea;
- interventi culturali e/o mirate alla promozione della cittadinanza attiva;
- interventi di mediazione sociale e culturale e gestione dei conflitti;
- sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reato, per la giustizia riparativa e la mediazione penale.