La stagione influenzale 2023/24 in Emilia-Romagna
La stagione influenzale 2023/24 ha fatto osservare un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali di intensità molto alta con raggiungimento del picco di incidenza nelle ultime due settimane del 2023 pari a circa 23 casi per 1.000 assistiti (23,2 casi nella 51° e 22,9 nella 52° settimana). Questo valore è vicino al massimo storico di 24,5 casi per 1.000 assistiti registrato nella stagione 2004/05. In riferimento alla popolazione regionale, si stima che si siano ammalate sino all’ultima settimana di monitoraggio (17^ settimana del 2024) circa 1.188.000 persone. Se si considerano anche le settimane oltre l’ultima di sorveglianza si raggiunge la quota di 1.275.000 persone.
La fascia di età più colpita è, come sempre, quella 0-4 anni, la cui curva di incidenza ha raggiunto il picco nella 52° settimana del 2023 pari a 69,2 casi per 1.000 bambini/e (nella stagione precedente l’incidenza massima era stata 66,5). Seguono le altre fasce d’età con intensità molto più bassa e che hanno raggiunto il picco nelle ultime settimane del 2023: 5-14 anni 27,1 casi per 1.000, 15-64 anni 22,7 e over 65enni con incidenza massima pari a 13,3.
Durante tutta la stagione epidemica vengono costantemente monitorati i casi gravi di influenza, come previsto dal ministero della Salute, cioè le gravi infezioni respiratorie acute (SARI), le sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS), e quei casi che hanno richiesto un ricovero in reparti di terapia intensiva o rianimazione e che sono risultati positivi per virus influenzali.
La nota ministeriale prevede la segnalazione dei soli casi gravi di SARI e ARDS; la Regione, tuttavia, ha preferito mantenere il controllo anche di altre forme gravi (quali ad esempio miocarditi, infezioni con deficit d’organo, eccetera) con esito positivo del tampone per virus influenzali, che abbiano richiesto il ricovero in area critica o di alta specialità.
In questa stagione influenzale sono stati segnalati complessivamente 126 casi gravi, la maggior parte con patologie predisponenti (81,7%), ma di questi solo 17 risultavano vaccinati (ovvero il 16,5%). Dei 126 casi, 118 erano appartenenti al virus influenzale tipo A(H1N1), 5 del tipo A(H3N2) e 3 al virus A non tipizzato, nessun caso del tipo B. Tra i casi gravi si sono registrati 30 decessi, tutti con età superiore ai 45 anni. Quasi tutti con fattori di rischio predisponenti (27), solo 6 risultavano vaccinati, segno che la copertura vaccinale è ancora insufficiente nelle persone a rischio per patologia o per categorie per cui la vaccinazione è raccomandata.
Copertura vaccinale
La stagione è stata caratterizzata da una minor propensione della popolazione alla vaccinazione antinfluenzale rispetto a quella precedente. Sono state eseguite 920.231 vaccinazioni dai medici di medicina generale e dai servizi sanitari della Regione: nella campagna 2022/2023 erano state 968.902, in quella 2021/2022 1.016.632, registrando una variazione rispettivamente del -5% e del -9,5%. Confrontando però il dato con quello della stagione 2019-2020 si registra una variazione positiva pari al +9,1% (allora erano state vaccinate 843.487 persone). La copertura rilevata nei soggetti con età superiore a 65 anni è pari al 59,1%, più bassa rispetto alle ultime quattro stagioni, ma comunque lievemente in rialzo rispetto alle stagioni precedenti.