In materia d’inquinamento idrico, i colegislatori hanno adottato la revisione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbanecome parte del pacchetto legislativo zero inquinamento. La nuova legislazione prevede: 

  • Per affrontare il problema dell’inquinamento provocato dai piccoli agglomerati, è stato esteso il campo di applicazione della direttiva per includere tutti gli agglomerati di 1 000 abitanti equivalenti (a.e.) e oltre, rispetto ai 2 000 a.e della direttiva attuale.
  • esteso l'obbligo di applicare il trattamento secondario (rimozione della materia organica biodegradabile) alle acque reflue urbane prima che vengano scaricate nell'ambiente a tutti gli agglomerati di 1 000 a.e o più, entro il 2035.
  • Trattamento aggiuntivo per eliminare microinquinanti: allineate le soglie e le scadenze per il trattamento terziario (rimozione di azoto e fosforo) e il trattamento quaternario (ovvero la rimozione di un ampio spettro di microinquinanti), rispettivamente entro il 2039 e il 2045. Per coprire i costi aggiuntivi, sulla base del principio “chi inquina paga” i produttori di prodotti farmaceutici e cosmetici che provocano l'inquinamento delle acque reflue urbane da microinquinanti, dovranno contribuire per almeno l'80% ai costi di questo trattamento aggiuntivo, attraverso un regime di responsabilità estesa del produttore (EPR).

Water Resilience

Negli ultimi anni, i cittadini di diverse parti del continente hanno dovuto affrontare un'impennata di disastri naturali, come siccità e inondazioni. Per questo motivo l'Unione Europea e i suoi Stati membri hanno messo in atto politiche e misure per far fronte alle sfide idriche, tra cui: il miglioramento della qualità dell'acqua e dello stato degli ecosistemi acquatici, la riduzione dell'inquinamento, e la resilienza idrica.  

Proprio la resilienza idrica è stata posta in primo piano nell’agenda ambientale dell’UE. L’Iniziativa per la resilienza idrica, attesa in primavera 2023, è stata posticipata al 2025, e si baserà sul Blue Deal promosso dal Comitato economico e sociale. La visione per il 2050 pone tre obiettivi:  

  1. Costruire un'economia europea intelligente dal punto di vista idrico; 
  2. Garantire acqua e servizi igienico-sanitari puliti e a prezzi accessibili per tutti;
  3. Ripristinare e proteggere il ciclo idrico interrotto per le persone e il pianeta.