La strategia sulla biodiversità per il 2030 è il piano dell'UE per protegge la natura e portare la biodiversità sulla via del recupero entro il 2030 a beneficio delle persone, del clima e del pianeta. È stata lanciata nel 2020 all’interno del Green Deal dalla Commissione Europea, ed insieme alla Direttiva Natura (che ha al suo interno le Direttive Uccelli ed Habitat) e Natura 2000-la più grande rete coordinata di aree protette al mondo-, forma la spina dorsale della politica dell’UE in materia di biodiversità. 

Con la strategia e nell’ambito del Quadro Globale in materia di biodiversità adottato in dicembre 2022, la Commissione Europea ha proposto, in giugno 2022, il Regolamento sul ripristino della natura che, dopo un iter di adozione complicato, è stato adottato dai colegislatori in giugno 2024 ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 31 luglio, per entrare in vigore il 18 agosto 2024.

Il regolamento intende contribuire a:

  • al recupero a lungo termine e duraturo della biodiversità e della resilienza degli ecosistemi in tutte le zone terrestri e marine degli Stati membri attraverso il ripristino degli ecosistemi degradati;
  • al conseguimento degli obiettivi generali dell'Unione in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai medesimi e neutralità in termini di degrado del suolo;
  • a una maggiore sicurezza alimentare;
  • all'adempimento degli impegni internazionali dell'Unione.

Intende stabilire un quadro all’interno del quale, gli stati membri attuano misure di ripristino per coprire le seguenti superfici (in maniera congiunta):

• entro il 2030 → almeno il 20% delle zone terrestri e marine della UE

• entro il 2050 → tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino

Gli stati membri dovranno preparare Piani nazionali di ripristino che coprono il periodo fino al 2050, che contengano l’analisi della situazione esistente e la quantificazione delle misure da ripristinare per raggiungere gli obiettivi dell’UE, la descrizione delle misure previste e il calendario della loro attuazione.

La normativa completa la normativa Natura (Uccelli e biodiversità) e prevede misure specifiche per i diversi ambiti settoriali, aree urbane, foreste, fiumi etc.

Nel contesto post-COVID-19, la strategia mira a costruire la resilienza delle nostre società alle minacce future quali: 

  • gli impatti dei cambiamenti climatici; 
  • incendi boschivi; 
  • insicurezza alimentare; 
  • epidemie di malattie, anche attraverso la protezione della fauna selvatica e la lotta contro il commercio illegale di animali selvatici 

La Strategia sulla biodiversità è un piano completo, ambizioso ed a lungo termine che contiene impegni ed azioni specifiche per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi.  Infatti, tramite le misure proposte dal piano, l’UE intende dimostrare di essere pronta a dare l'esempio per affrontare la crisi mondiale della biodiversità. In particolare, lavorando per l'adozione di un ambizioso quadro globale per la biodiversità nell'ambito della Convenzione sulla diversità biologica. 

Le azioni specifiche comprendono:  

  • La creazione di una rete più ampia di aree protette terrestri e marine in tutta l'UE; 
  • L’avvio un piano di ripristino della natura nell'UE, in particolare di quegli ecosistemi degradati con il maggior potenziale di cattura e stoccaggio del carbonio e di prevenzione e riduzione dell’impatto dei disastri naturali;  
  • L’ introduzione di misure che consentano il necessario cambiamento trasformativo; 
  • L' introduzione di misure per affrontare la sfida della biodiversità globale. 

La Strategia comprende due strumenti online che consentono di monitorarne i progressi.