Rifiuti
L’UE ha sviluppato una politica dei rifiuti che abbraccia il piano d’azione per l’economia circolare, in modo tale da mantenere i prodotti in uso il più a lungo possibile, stabilire standard rigorosi per lo smaltimento responsabile, e prevenirne la produzione stessa tramite la riduzione degli sprechi alimentari.
Infatti, il piano d'azione UE 2020 per l'economia circolare mira a dimezzare la quantità totale di rifiuti urbani non riciclati entro il 2030 nell'UE. Entro tale data, tutti gli Stati membri dell'UE dovranno riciclare almeno il 60% dei loro rifiuti urbani.
Le direttive dell'UE sui rifiuti includono:
- La Direttiva quadro sui rifiuti, che prevede obiettivi per il riciclaggio dei rifiuti urbani e la preparazione per il riutilizzo;
- La Direttiva sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), che stabilisce obiettivi per la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti elettrici ed elettronici;
- La Direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che definisce gli obiettivi per il riciclaggio dei rifiuti di imballaggio.
La Direttiva quadro sui rifiuti è il quadro giuridico principale che introduce un ordine di preferenza per la gestione dei rifiuti chiamato "gerarchia dei rifiuti".
Nel 2023, a seguito di un'analisi approfondita la Commissione ha proposto una modifica mirata della Direttiva quadro che ha come principali protagonisti i rifiuti tessili. La proposta mira a realizzare una gestione più circolare e sostenibile dei rifiuti tessili, in base al quale gli Stati membri sono tenuti a istituire la raccolta differenziata dei prodotti tessili entro il 1° gennaio 2025.
Complementare a tale normativa, la revisione del Regolamento su ecodesign entrata in vigore in luglio 2024.