Connettività
Tra gli obiettivi proposti dalla “Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale” (marzo 2021), da perseguirsi tramite il “Programma Strategico per il Decennio Digitale 2030”, alcuni sono relativi al consolidamento di infrastrutture digitali sicure, sostenibili, diffuse e performanti. Con specifico riferimento al tema della connettività, è di rilievo l’obiettivo che prevede che entro il 2030 tutte le famiglie europee siano coperte da una rete Gigabit (1Gbps) e che, per allora, tutte le zone abitate siano dotate di una copertura 5G.
Il percorso intrapreso si pone nel solco della Comunicazione “Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea”, pubblicata nel 2016 dalla Commissione Juncker. Contestualmente, la Commissione aveva anche adottato un Piano d’azione per il 5G, volto a rafforzare gli sforzi per la realizzazione di infrastrutture e servizi 5G in tutta Europa tramite l’allineamento delle tabelle di marcia degli Stati membri per gli investimenti pubblici e privati. È anche opportuno ricordare la Direttiva (UE) 2018/1972, con cui si è istituito il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, consolidando il quadro normativo nel settore delle telecomunicazioni per perseguire gli obiettivi di connettività facilitando la diffusione di reti avanzate.
La prima Commissione Von der Leyen ha poi adottato, nel settembre 2020, una Raccomandazione su un pacchetto di strumenti comuni dell’UE per ridurre i costi di installazione di reti ad altissima capacità e garantire un accesso allo spettro radio 5G tempestivo e favorevole agli investimenti. In collaborazione con la Commissione, gli Stati membri dell’UE hanno concordato nel marzo 2021 una Connectivity Toolbox: una “cassetta degli attrezzi” costituita da misure per sostenere e affiancare gli operatori di rete, ai fini di una tempestiva implementazione del 5G e della banda larga veloce. Nel 2022, dopo la pubblicazione di report sull’attuazione da parte degli Stati membri, la Commissione ha diffuso una panoramica dei progressi compiuti. A fine 2022 la Commissione ha inoltre adottato orientamenti riveduti in materia di aiuti di Stato per le reti a banda larga.
Iniziative legate alla connettività sono finanziate in particolare dal Meccanismo per Collegare l’Europa (Connecting Europe Facility, CEF 2.0). Il programma sostiene lo sviluppo di reti transeuropee nei settori dei trasporti, dell’energia e, appunto, del digitale, per il quale dispone di circa 2 mld di euro nel periodo 2021-27. I fondi si indirizzano verso: Copertura 5G lungo i corridoi di trasporto, 5G e Edge Cloud per comunità intelligenti, Reti dorsali per federazioni cloud paneuropee, Connettività dorsale per i gateway globali digitali, Piattaforme digitali operative per le infrastrutture dei trasporti e dell’energia, Infrastruttura di comunicazione quantistica (EuroQCI). Oltre ai programmi a gestione diretta, anche i PNRR hanno sovvenzionato investimenti nella connettività, inclusa fra sette flagship areas in cui la Commissione ha incoraggiato gli Stati ad agire.
Ad un livello più basilare, la prima Commissione Von der Leyen ha innanzitutto condotto in porto il Regolamento 2022/612 sul roaming. Entrato in vigore il 1° luglio 2022, ha prorogato per 10 anni un precedente regolamento – che nel 2017 aveva eliminato le tariffe di roaming – e ha introdotto nuovi vantaggi per gli utenti. La normativa ha quindi prorogato fino al 2032 il roaming a tariffa nazionale senza costi aggiuntivi; ha obbligato i fornitori di roaming a garantire la stessa qualità offerta nel paese di residenza, se la rete del Paese estero lo consente; ha disposto maggiori obblighi di informazione su costi occulti e costi aggiuntivi verso gli utenti; ha garantito l’accesso effettivo e gratuito dei cittadini dell’UE ai servizi di emergenza in roaming.
Sulla base di una proposta di febbraio 2022, nel marzo 2023 è entrato in vigore il Regolamento 2023/588 che istituisce il programma dell'Unione per una connettività sicura 2023-2027. Scopo del programma è sviluppare la costellazione di satelliti IRIS2 (Infrastruttura per la Resilienza, l’Interconnettività e la Sicurezza via Satellite), da attuarsi con una dotazione di 2,4 mld di euro. IRIS2 costituirà un sistema di comunicazione sicuro dell'UE basato sulla tecnologia spaziale, sostenendo gli Stati membri nella protezione delle infrastrutture critiche, nella gestione delle crisi, nella sicurezza e nella difesa. IRIS2 permetterà inoltre al settore privato di erogare servizi commerciali che offrano a cittadini e imprese accesso a connessioni avanzate, affidabili e veloci, contribuendo agli obiettivi del Decennio Digitale. Dal marzo 2023 si è avviata l’implementazione di IRIS2.
Un altro atto rilevante è il Regolamento 2024/1309 per ridurre i costi dell’installazione di reti Gigabit, più noto come Gigabit Infrastructure Act. Proposto nel febbraio 2023, è infine entrato in vigore nel maggio 2024 e si applicherà per la maggior parte dal novembre 2025. Sostituendo la Direttiva 2014/61/UE sulla riduzione dei costi della banda larga, ne aggiorna l’impianto con più incisivi propositi di armonizzazione, per superare le difficoltà poste dalla lenta e costosa realizzazione dell'infrastruttura fisica che sostiene le reti ad altissima capacità (VHCN). La normativa:
· semplifica e velocizza le procedure di rilascio di permessi per azioni di sviluppo delle reti VHCN, quali fibra ottica e 5G;
· garantisce agli operatori di rete un più ampio accesso alle infrastrutture fisiche, comprese reti di distribuzione dell’acqua o dell’elettricità o altre reti di telecomunicazioni, e agli spazi pubblici;
· contiene misure per la digitalizzazione delle informazioni su infrastrutture fisiche esistenti e programmate, così da consentire agli operatori una miglior pianificazione nella diffusione della rete;
· introduce una certificazione “fibre-ready” (benché non obbligatoria) per la costruzione di nuovi edifici o per loro importanti ristrutturazioni.
Nel febbraio 2024 la Commissione ha inoltre adottato una Raccomandazione sulla promozione normativa della connettività Gigabit (o semplicemente Raccomandazione Gigabit). Lo scopo è fornire alle autorità nazionali di regolamentazione orientamenti sulla conciliazione tra promozione delle reti Gigabit e garanzia di una concorrenza leale, in relazione alla definizione di obblighi di rimedio all’accesso per gli operatori che detengono un significativo potere di mercato.
Il futuro della connettività ha iniziato ad essere affrontato con un’apposita consultazione esplorativa, avviata nel febbraio 2023 e i cui risultati sono stati pubblicati nell’ottobre 2023. Nel febbraio 2024, la Commissione ha pubblicato un Libro bianco dal titolo “Come affrontare adeguatamente le esigenze dell'Europa in termini di infrastruttura digitale?”. Il Libro bianco presenta le sfide che l’Europa affronta nell’installazione delle reti per la connettività del futuro, prospettando 12 possibili scenari. Una consultazione è stata aperta sui suoi contenuti, tra febbraio e giugno 2024.
Connettività – Uno sguardo d’insieme
Sviluppo del 5G – Uno sguardo d’insieme
Connectivity Toolbox: Date e documenti
Briefing del Servizio Ricerca del Parlamento Europeo sul Gigabit Infrastructure Act
Briefing del Servizio Ricerca del Parlamento Europeo sullo sviluppo di fibra e 5G