Il pilastro europeo dei diritti sociali
Il pilastro europeo dei diritti sociali è stato adottato dalla Commissione europea, dal Consiglio dell'UE e dal Parlamento europeo nel corso del vertice sociale per l'occupazione e la crescita eque, che si è svolto a Göteborg (Svezia) il 17 novembre 2017.
Il Pilastro ha lo scopo di rispondere alle sfide sociali che investono l’Europa e costituisce il quadro di riferimento per promuovere migliori condizioni di vita e di lavoro nell’Unione Europea. Il Pilastro sancisce 20 principi e diritti che si articolano in tre categorie:
- pari opportunità e accesso al mercato del lavoro
- condizioni di lavoro eque
- protezione sociale e inclusione.
L'attuazione del Pilastro è responsabilità degli Stati membri (SM), delle Autorità regionali e locali, delle parti sociali, ed è accompagnato da un “Quadro di valutazione sociale” per il monitoraggio dei progressi. Per attuare i principi del Pilastro, la Commissione europea ha presentato un Piano d'azione sul pilastro dei diritti sociali, centrato su occupazione e competenze, con obiettivi da conseguire entro il 2030 in materia di occupazione, competenze e protezione sociale, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite:
- almeno il 78 % della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un lavoro
- almeno il 60 % di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione
- ridurre di almeno 15 milioni il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale.
Nell'ambito del Semestre europeo, la Commissione monitorerà i progressi compiuti dagli SM tramite il Quadro di valutazione sociale che includerà nuovi indicatori su istruzione degli adulti, povertà infantile, divario occupazionale dei disabili e costo degli alloggi. Insieme agli obiettivi politici UE per le transizioni verdi e digitali, e alle azioni promosse dalla Commissione per realizzare il Pilastro, gli SM dovranno realizzare riforme e investimenti anche sui nuovi obiettivi sociali.
Inoltre, per realizzare il quarto principio del Pilastro sociale europeo (sostegno dell'occupazione giovanile), la Commissione, a marzo 2021, ha presentato la Raccomandazione per il Sostegno attivo ed efficace all'occupazione (EASE), a seguito della crisi Covid-19, che fornisce agli SM gli orientamenti sulle misure da attuare, per passare gradualmente dalle misure di emergenza per mantenere i posti di lavoro durante la crisi alle nuove misure necessarie per una ripresa che sia fonte di occupazione. La Raccomandazione sostiene la creazione di posti di lavoro e le transizioni da settori in declino a settori in espansione, in particolare verdi e digitali:
- incentivi all’assunzione e alla transizione e sostegno all’imprenditorialità;
- opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione e misure di sostegno;
- maggiore sostegno dei servizi per l’impiego alle transizioni professionali.
Anche la proposta sul salario minimo europeo si raccorda al Pilastro europeo dei diritti sociali, in particolare al principio 6 relativo all’equa retribuzione.