Verso la nuova Commissione Europea: cosa succederà nei prossimi mesi?
Ursula von der Leyen ha annunciato la lista dei Commissari designati. Le prossime tappe verso l'insediamento del nuovo collegio sono ora audizioni e voto in plenaria.
La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato il 17 settembre a Strasburgo la lista dei Commissari designati. La squadra, composta da undici donne e sedici uomini, prevede sei vicepresidenti esecutivi. Tra questi, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR italiano Raffaele Fitto, che ha ricevuto un mandato focalizzato su "coesione e riforme".
Von der Leyen era stata riconfermata in occasione della prima sessione plenaria della decima legislatura, che si è tenuta a Strasburgo dal 16 al 19 luglio 2024, grazie al sostegno di 401 europarlamentari. La Presidente ha potuto contare sui voti dei gruppi politici che l’hanno sostenuta nel precedente mandato (Partito Popolare Europeo, Alleanza progressista di Socialisti e Democratici, Renew Europe), con in aggiunta l’appoggio dei Verdi. Nelle linee guida del suo secondo mandato, von der Leyen ha annunciato un nuovo Clean Industrial Deal, un Fondo europeo per la competitività, uno Scudo europeo della democrazia per contrastare la manipolazione e l'interferenza dell'informazione straniera e un Piano europeo per alloggi a prezzi accessibili. Ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare la difesa europea, anche attraverso un Commissario per la Difesa. Ha anticipato già in quell'occasione che nella sua nuova squadra, avrebbero trovato spazio Commissari/e a edilizia abitativa, Mediterraneo e alla gioventù e per l’uguaglianza, rispettivamente un Commissario danese, una Commissaria croata, un Commissario maltese.
Chi sono i commissari designati
Nel presentare la lista dei Commissari designati, la Presidente della Commissione Europea ha definito quali saranno le priorità fondamentali del nuovo collegio: prosperità, sicurezza e democrazia, nel contesto della sfide e degli obiettivi legati alla competitività - su cui sarà impegnato l'intero collegio - e alla doppia transizione.
In linea con queste priorità e con le raccomandazioni del report sul futuro della competitività europea presentato da Mario Draghi, il mandato dei sei vicepresidenti esecutivi riguarda: rafforzare la sovranità tecnologica europea, la sicurezza e la democrazia. Costruire un'economia competitiva, decarbonizzata e circolare, con una transizione equa per tutti. Elaborare una strategia industriale coraggiosa con al centro l'innovazione e gli investimenti. Rafforzare la coesione europea e le regioni. Sostenere le persone, le competenze e il nostro modello sociale. Garantire che l'Europa possa far valere i propri interessi e assumere un ruolo guida nel mondo. Ursula von der Leyen ha ribadito che "ogni membro del collegio sarà uguale all'altro e avrà la stessa responsabilità nel portare a compimento le priorità del mandato". Ognuno di esse/i avrà un focus specifico, ma dovrà collaborare con gli altri al raggiungimento delle priorità condivise.
La Presidente ha ribadito il suo impegno nel garantire "equilibro" - di genere, argomento e di geografia. 4 su 6 vicepresidenti esecutivi sono donne, 3 di esse/i provengono da paesi membri dell'UE da prima della caduta della cortina di ferro e altri 3 da paesi che hanno aderito dopo la riunificazione dell'Europa. Completano il quadro, diverse provenienze geografiche e background politici. Più in generale, sono 11 le donne nella squadra dei commissari.
Qui di seguito, la lista dei vicepresidenti esecutivi e dei commissari designati da Ursula von der Leyen. Biografie complete e lettere di incarico sono consultabili a questo link.
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L'insediamento della X legislatura del Parlamento europeo
Con la plenaria a Strasburgo di metà luglio si è concluso invece il percorso di insediamento dei 720 membri del Parlamento europeo eletti in tutta l'UE dal 6 al 10 luglio.
Già prima della sessione, si erano costituiti i gruppi politici: sono state confermate le famiglie politiche esistenti di Popolari (PPE), Socialisti (S&D), Conservatori e Riformisti (ECR), Liberali (Renew Europe), Verdi (Verdi/ALE), Sinistra Europea (The Left) e sono stati formati due nuovi gruppi di estrema destra – “Patrioti per l’Europa” (PfE) e “Europa delle Nazioni Sovrane” (ESN). Questa fase ha modificato gli assetti che si erano inizialmente delineati dalle urne. Mentre PPE e S&D rimangono primo e secondo partito con rispettivamente 188 e 136 seggi, “Patrioti per l’Europa”, che ospita – tra gli altri - Rassemblement National (FR), Lega (IT), Fidesz (HU), Vox (ES) - è diventato la terza forza per numero di parlamentari eletti, 84, ribilanciando il “peso” del Partito dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e dei liberali di Renew Europe, rispettivamente a 78 e 77 membri. La nuova formazione “Europa delle Nazioni Sovrane”, che comprende, tra gli altri, i 14 eurodeputati di AfD (DE), si attesta sui 25 seggi. Completano il quadro i Verdi (53), Sinistra Europea (46) e i Non Iscritti - che raccolgono deputati (33) non aderenti alle diverse famiglie politiche presenti al Parlamento europeo.
Durante la sessione di strasburgo è stata riconfermata Roberta Metsola alla Presidenza del Parlamento. La rielezione di Metsola è stata particolarmente condivisa dalle forze politiche del Parlamento Europeo:è stata infatti votata dal 90,2% dei voti a favore. Nella stessa occasione sono stati nominati anche vicepresidenti (tra loro, Pina Picierno PD/S&D e Antonella Sberna FdI/ECR) e questori.
Sempre a Luglio sono state composte le 20 commissioni e delle 4 sottocommissioni parlamentari. Nella fase di nomina di presidenti e vicepresidenti delle stesse, l'Italia ha guardagnato due presidenze (con De Caro PD/S&D a ENVI e Tridico M5S/The Left alla sottocommissione FISC) e dodici vicepresidenze: Giorgio Gori PD/S&D e Elena Donazzan FdI/ECR a ITRE, Giuseppe Lupo PD/S&D a BUDG, Matteo Ricci PD/S&D a TRAN, Alessandro Zan PD/S&D a LIBE, Alberico Gambino FdI/ECR a AFET e SEDE, Pietro Fiocchi FdI/ECR a ENVI, Mario Mantovani FdI/ECR a JURI, Giuseppe Milazzo FdI/ECR a PESH e Francesco Ventola FdI/ECR a REGI, Caterina Chinnici FI/PPE a CONT e Cristina Guarda VERDI/VERDI-ALE a PETI.
Next steps
A seguito della presentazione dei Commissari, il Parlamento organizzerà una serie di audizioni pubbliche dei candidati nelle commissioni parlamentari competenti. L'intero Collegio dovrà essere poi approvato dal Parlamento, presumibilmente entro la fine dell'anno. La nuova Commissione europea potrà insediarsi solo dopo il voto favorevole del Parlamento sull’intero Collegio dei Commissari e dovrebbe entrare in carica a dicembre.
A dicembre prenderà avvio anche il mandato di Antonio Costa - prossimo presidente dello stesso Consiglio Europeo. La nomina dell'ex Presidente del Portogallo - che succederà al belga Charles Michel - è avvenuta con il vertice dei capi di stato e di governo dello scorso giugno.