La cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio dell'anidride carbonica svolgono un ruolo importante per l'UE rispetto al conseguimento della neutralità delle emissioni di CO2 entro il 2050. Questi strumenti permettono di decarbonizzare alcuni settori in cui le emissioni sono difficili da abbattere e facilitano gli assorbimenti industriali. 

Questa consultazione offre l'opportunità di condividere opinioni e commenti sulle soluzioni tecnologiche per catturare le emissioni di CO2 prima che raggiungano l'atmosfera e sulle infrastrutture di trasporto e stoccaggio della CO2 necessarie in tutta l'UE.  

La normativa europea sul clima nello stabilire l'obiettivo vincolante della neutralità climatica nell'UE entro il 2050, impone di bilanciare le emissioni e gli assorbimenti di gas a effetto serra entro il 2050 e di conseguire dopo tale data emissioni negative. A tal fine, entro il 2030 è necessario raggiungere un traguardo intermedio di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55 % rispetto ai livelli del 1990.  

Il pacchetto legislativo "Pronti per il 55%", del luglio e dicembre 2021, contiene le proposte volte ad attuare gli obiettivi di politica climatica per il 2030. 

Purtroppo, anche un sistema energetico pienamente integrato non può eliminare le emissioni di CO2 da tutte le componenti dell'economia. È quindi necessario provvedere a catturare e stoccare il carbonio (CCS) e catturare e utilizzare il carbonio (CCU), nei settori in cui è più difficile abbattere le emissioni. 

l piano industriale del Green Deal del 2023 riconosce che queste sono tecnologie chiave per centrare gli obiettivi di neutralità climatica dell'UE. È importante analizzare in quali settori dell'economia e in quale misura le tecnologie di gestione del carbonio (cattura, stoccaggio e utilizzo del carbonio) possono offrire soluzioni di decarbonizzazione praticabili ed efficienti in termini di costi. Le infrastrutture dedicate a trasporto e stoccaggio permanente del carbonio nel sottosuolo, o per l'uso come materia prima, non si stanno sviluppando abbastanza rapidamente. Una delle cause è il fatto i costi iniziali sono elevati già in fase di individuazione, sviluppo e valutazione dei siti di stoccaggio, prima ancora di poter richiedere la licenza necessaria per gestirli.  

Inoltre, pur essendo la gestione del carbonio sempre più diffusa nell'industria, l'UE non dispone ancora di un contesto normativo specifico per le infrastrutture di trasporto e stoccaggio della CO2: ciò rende difficile pianificare investimenti per gli emettitori e gli utilizzatori di CO2 e per le imprese che effettuano gli assorbimenti di carbonio; inoltre il libero accesso alle infrastrutture di trasporto e stoccaggio non viene garantito, mancano standard minimi di qualità della CO2 e di fatto il mercato è frammentato. 

La comunicazione proporrà dunque una strategia volta a creare un mercato per la gestione industriale del carbonio entro il 2030, volta a sostenere i settori in cui è difficile abbattere le emissioni, che dovranno utilizzare la cattura e lo stoccaggio, la cattura e l'utilizzo o gli assorbimenti industriali di carbonio per diventare climaticamente neutri. La strategia si baserà sugli ultimi risultati disponibili dei modelli sul 2050 della Commissione, sui risultati di due studi in corso sulle infrastrutture di trasporto e stoccaggio della CO2, sui contributi del Forum sulla cattura, lo stoccaggio e l'utilizzo del carbonio (Forum CCUS), e sui risultati di questa consultazione pubblica. 

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