La proposta di regolamento sottoposta a consultazione è volta a rivedere la legislazione sul monitoraggio del commercio dei precursori di droghe tra l'UE e i paesi terzi e all'interno dell'UE, con riferimento ad aspetti che risulta necessario migliorare, come i precursori di progettazione.  

Le droghe illecite costituiscono un problema significativo che incide sulla sicurezza degli europei. La prevenzione rispetto alle sostanze chimiche necessarie per produrre droghe (precursori di droghe) contribuisce a ridurre l'offerta di droghe illecite. Il commercio di tali sostanze non è di per sé vietato, sono infatti necessarie ad esempio per la produzione di prodotti farmaceutici e profumi. Tuttavia al fine di un controllo monitoraggio del commercio legittimo è stato istituito un quadro normativo specifico sia a livello internazionale che a livello dell'UE. A livello internazionale, la convenzione delle Nazioni Unite del 1982 contiene disposizioni volte a impedire la diversione di sostanze spesso utilizzate nella fabbricazione illecita di droghe. A livello europeo, sono stati promulgati due regolamenti  riguardanti gli scambi nell'UE e gli scambi tra l'UE e i paesi terzi.  

I precursori di droghe continuano a essere utilizzati nella produzione illecita di droghe.  I regolamenti in vigore non prevengono in modo efficace la diversione delle sostanze chimiche ausiliarie e non sono più adatti a far fronte ai pre-precursori, sostanze appositamente concepite per le quali non esistono praticamente limitazioni in termini di innovazione.  Le autorità nazionali competenti ritengono inoltre che le norme vigenti siano difficili da applicare e far rispettare.  

L'iniziativa è volta principalmente a proteggere meglio l'UE dalle droghe illegali, interrompendone  l'offerta  attraverso la lotta al traffico di precursori di droghe; mira inoltre a consentire un controllo e un monitoraggio semplificati e più efficienti per gli operatori economici e le autorità nazionali competenti riducendo gli oneri amministrativi e aumentando i flussi commerciali legittimi. Operatori e altri attori coinvolti nelle attività delle piattaforme di commercio online possono divenire corresponsabili nell'assicurare il rispetto delle normative. L'iniziativa riguarda tutti gli Stati membri dell'UE ma ha anche una portata globale, mediante una migliore attuazione della convenzione delle Nazioni Unite.  

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