Il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (articolo 21) sancisce il diritto di ogni cittadino dell'UE di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. L’articolo 56 e la direttiva relativa ai servizi nel mercato interno (2006/123/CE) vietano la discriminazione in base alla nazionalità. Tuttavia i prestatori di servizi non sono esplicitamente obbligati a riconoscere la condizione di disabilità certificata in un paese di origine. Questo può portare di fatto ad una discriminazione indiretta sulla base della nazionalità o, quanto meno, a un'incertezza relativa al fatto che i prestatori di servizi riconoscano la condizione di disabilità. La tessera europea di disabilità si propone di agevolare la libera circolazione delle persone con disabilità nell'UE. Analogamente alla tessera pilota dell'UE di disabilità riguardante la cultura, il tempo libero, lo sport e i trasporti, la tessera, dovrebbe permettere al titolare l'accesso a condizioni preferenziali ad una più ampia gamma di servizi in tutta l'UE, incorporando anche il contrassegno di parcheggio dell'UE per le persone con disabilità. Lo stato di disabilità riconosciuto in un paese dell'UE dovrebbe essere riconosciuto anche negli altri paesi membri. 

La consultazione è aperta dal 10 Febbraio 2023 al 05 Maggio 2023.

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