Poiché, nonostante i progressi compiuti, il razzismo è ancora diffuso nell'UE, come si evince dall'Eurobarometro del 2023 sulla discriminazione nell'UE, Commissione europea, Stati membri e stakeholder sono chiamati a fare ulteriori sforzi per contrastare il razzismo e la discriminazione razziale. A tal fine la Commissione intende presentare la prima strategia globale per affrontare il razzismo e contribuire a una società libera dalla discriminazione razziale, basata sul piano d'azione contro il razzismo, che scade alla fine del 2025.

La nuova strategia contro il razzismo per il periodo successivo al 2025 è stata annunciata negli orientamenti politici per il periodo 2024-2029 della presidente von der Leyen e confermata nel programma di lavoro della Commissione per il 2025.

Dalla relazione sull'attuazione del piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025 è emerso che, sebbene la maggior parte delle misure contemplate nel piano d'azione sia stata attuata, sono necessarie una protezione più efficace dalla discriminazione razziale e la prevenzione sistematica del razzismo nei confronti di tutti i gruppi razzializzati. La lotta contro il razzismo è stata integrata in diversi settori d'intervento dell'UE ma il razzismo strutturale è diffuso in diversi ambiti della vita quali l'occupazione, l'istruzione e l'accesso agli alloggi e gli Stati membri svolgono un ruolo chiave nel contrastare tale fenomeno.

La discriminazione razziale rappresenta un'aggressione ai danni delle società aperte e democratiche, in cui i diritti umani sono tutelati e di cui ciascuna persona dovrebbe essere un membro libero, pari agli altri e valorizzato. Sono necessari sforzi costanti per garantire che la lotta contro il razzismo sia integrata in tutte le politiche dell'UE. La strategia propone una serie di azioni e misure non legislative per ridurre il razzismo interpersonale (che si manifesta nelle interazioni tra le persone) e il razzismo strutturale, che si manifesta in regole, norme, prassi, tipi di atteggiamento e comportamenti nell'ambito delle strutture sociali a livello dell'UE, nazionale, regionale e locale, nelle sue diverse forme, tra cui il razzismo nei confronti dei neri, degli asiatici e dei musulmani, l'antisemitismo e l'antiziganismo. Si allineerà alle strategie esistenti, come il quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom, la strategia dell'UE sulla lotta contro l'antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica, la strategia dell'UE sui diritti dei minori, la strategia dell'UE per la gioventù e le strategie future, comprese quelle per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ e per la parità di genere.

La Commissione monitorerà attivamente l'attuazione delle azioni delineate nella nuova strategia contro il razzismo ed effettuerà una revisione intermedia nel 2028. Le future relazioni dell'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali monitoreranno le politiche nazionali in materia di lotta contro il razzismo. Tali relazioni comprendono l'indagine dell'UE sugli immigrati e sui loro discendenti, pubblicata ogni cinque anni, e la relazione annuale sui diritti fondamentali. Al monitoraggio contribuiranno inoltre la relazione annuale della Commissione sullo Stato di diritto, che mette in evidenza la situazione dello Stato di diritto nell'UE e valuta la situazione in ciascuno Stato membro e nei paesi dell'allargamento, e l'indagine Eurobarometro sulla discriminazione.

Per saperne di più: