La direttiva sulle energie rinnovabili (RED)
La direttiva sulle energie rinnovabili (Direttiva (UE) 2023/2413), entrata in vigore nel novembre 2023, porta al 42,5% l'obiettivo di consumo di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, rispetto al precedente obiettivo del 32%. La direttiva stabilisce obiettivi diversi per i vari settori (per industria, edilizia, trasporti, ricerca e innovazione).
La direttiva accelera quindi il processo di rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, come fotovoltaico o parchi eolici, e fissa il tempo massimo per l'approvazione dei nuovi impianti a 12 mesi nelle zone prioritarie per le energie rinnovabili e a 24 mesi altrove.
Mix Energetico dell’Unione Europea, 2023
Fonte: Agenzia Europea per l’Ambiente, 2023. https://www.eea.europa.eu/it/segnali/segnali-2022/articoli/la-situazione-attuale-l2019energia-alla
Complementari alla Direttiva sulle energie rinnovabili sono altri due atti legislativi: - i) il Regolamento sui mercati interni del gas rinnovabile, del gas naturale e dell'idrogeno, e ii) la Direttiva relativa a norme comuni per i mercati interni del gas rinnovabile, del gas naturale e dell’idrogeno – entrambi entrati in vigore nel 2024 con l’obiettivo di preparare la graduale eliminazione del gas naturale fossile.
La direttiva - la terza dopo quella originaria del 2009 e quella adottata nel 2018 nell’ambito del pacchetto energia pulita per tutti - è il risultato di modifiche diverse, da un lato legate al Green Deal (e in particolare all’iniziativa "Pronti per il 55 %", per allineare gli obiettivi in materia di energie rinnovabili alla transizione verso la neutralità climatica), dall’altro, al Piano REPowerEU, adottato nel 2022 a seguito della crisi energetica seguita all’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina. Considerato inoltre che alcuni impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sono d'interesse pubblico prevalente, la direttiva facilita infine procedure di autorizzazione più rapide.