Perché allora la parola accessibilità viene quasi sempre associata alla disabilità?
Dicevamo che la progettazione universale consiste nel realizzare prodotti e servizi che tengano conto del fatto che gli uomini non sono tutti uguali. Molte persone disabili, ma non tutte, utilizzano il computer e navigano in Internet con modalità e strumenti tecnici spesso molto diversi da quelli "standard". Affinché un sito Internet sia accessibile, occorrerà quindi che esso sia in grado di dialogare con gli strumenti tecnici, senza ostacolare la navigazione.
Prima di addentrarci nella trattazione "tecnica" di queste peculiarità, cioè dei tratti caratteristici dell'accessibilità, è meglio parlare di alcune parole che riguardano il mondo dei disabili e che spesso ci mettono in imbarazzo e ci confondono. Questo non tanto per il gusto della precisione o della pignoleria, ma perché comprendere il loro significato ci permette di capire meglio quali sono i problemi e dove andare a cercare le soluzioni. Questo ragionamento è valido anche per l'accessibilità del Web.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1980 pubblicò un documento, l'International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps (ICIDH), che definiva e poneva in relazione tra loro tre concetti fondamentali: la menomazione, la disabilità e l'handicap.