La legge regionale 2/2024 dettaglia gli interventi promossi dalla Regione per contrastare l'abbandono sportivo, in particolare da parte degli adolescenti, dei giovani e delle persone in condizioni di fragilità o di svantaggio sociale o economico:

a) progetti rivolti a prevenire l’abbandono sportivo, in particolare di soggetti a rischio di emarginazione, con particolare attenzione alla popolazione giovanile in età scolastica, ai minori e alle persone in condizioni di fragilità o di svantaggio sociale ed economico al fine di favorirne l'integrazione;

b) la progettazione, l’innovazione, l’adozione e la diffusione di formule organizzative che favoriscano la partecipazione alle attività fisiche e motorie, sia per il settore non agonistico giovanile sia per quello agonistico, con iniziative e misure orientate a corrispondere ai bisogni specifici dei ragazzi, ivi incluso un adeguato supporto psicologico volto a sostenere la continuazione della pratica sportiva;

c) azioni dirette alla prevenzione e al contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) o di ritiro sociale nonché azioni dirette a promuovere corretti stili di vita, anche al fine di ridurre i rischi di disagio sociale;

d) iniziative dirette alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo, sia in relazione ai loro effetti rispetto al rischio di abbandono sportivo sia in relazione al ruolo che la pratica sportiva può esercitare nel superamento delle discriminazioni e dei rischi di marginalità e nell’educazione alla legalità;

e) iniziative dirette al contrasto degli stereotipi e delle discriminazioni di genere,

f) azioni finalizzate alla promozione delle attività sportive e motorie per le persone con disabilità, siano esse intellettive o fisiche;

g) iniziative specifiche dirette al contrasto delle discriminazioni di ogni tipo in riferimento al loro impatto sui rischi di abbandono sportivo;

h) attività di analisi, studio e ricerca dell’abbandono sportivo, delle condizioni e dei contesti delle sue manifestazioni e dei fenomeni che ne sono alla base o che ne conseguono, con specifica attenzione alle aree di maggiore fragilità;

i) attività di informazione istituzionale, divulgazione e sensibilizzazione su temi inerenti alla presente legge anche attraverso specifiche campagne di comunicazione;

j) azioni dirette alla creazione, all’innovazione e allo sviluppo di nuove collaborazioni e reti tra le associazioni territoriali, sportive, giovanili o di volontariato e le istituzioni scolastiche operanti nell’istruzione secondaria, nonché gli enti accreditati per la gestione della formazione professionale (IeFP), al fine di prevenire e mappare la dispersione sportiva, ivi compresi strumenti che suggeriscano agli adolescenti un cambio di disciplina alternativo all’abbandono sportivo;

k) azioni dirette allo sviluppo della consapevolezza negli operatori dei rischi connessi alla dispersione sportiva e al potenziamento delle competenze per anticiparla e risolverla, prevedendo, a tale fine, anche percorsi formativi rivolti a insegnanti, educatori, educatori sportivi o allenatori e ai genitori sulle indicazioni operative per prevenire l’abbandono sportivo giovanile, anche in riferimento all’insorgere di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DNA) o di fenomeni di ritiro sociale, e favorire la trasferibilità delle abilità dallo sport alla vita;

l) progetti di sostegno psicologico sportivo professionale rivolti ai giovani per contrastare il fenomeno dell’abbandono della pratica sportiva;

m) progetti rivolti in particolare ai giovani che vivono in contesti di disagio sociale ed economico al fine di favorire integrazione e coesione sociale e di sostenere percorsi di educazione alla legalità, anche attraverso la promozione delle attività di presidi sportivi ed educativi in aree, quartieri e contesti connotati da perifericità o da criticità e problematiche sociali;

n) progetti diretti a consentire la mobilità, autonoma o attraverso figure di accompagnamento, di adolescenti e giovani verso le strutture o gli spazi ove si realizzano attività sportive, fisiche e motorie, ovvero la riqualificazione di quartieri e periferie attraverso progetti di attività sportive e motorie, anche in relazione ad hub urbani e di prossimità.