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La transizione ecologica è quel processo strutturale di innovazione tecnologica e rivoluzione ambientale indispensabile per il cambiamento del modello socioeconomico, con il passaggio dai combustibili fossili all'utilizzo delle fonti energetiche green. L’obiettivo principale della transizione ecologica è infatti raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica, ovvero l’equilibrio tra emissioni e assorbimento di anidride carbonica, il principale gas ad effetto serra, causa dei cambiamenti climatici.

L’agenda per la sostenibilità 2030 dell’ONU e il COP 26 definiscono un impegno politico che, in Europa, è confluito prima nel Green Deal Europeo e poi nel pacchetto “Fit for 55”, mentre in Italia è confluito soprattutto nel PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

  • L'11 dicembre 2019 la Commissione europea pubblica la comunicazione "Il Green Deal Europeo" (COM(2019) 640 final). Il Documento, indicato come funzionale all'attuazione dell'Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, riformula su nuove basi l'impegno europeo ad affrontare i problemi legati al clima e all'ambiente ed è finalizzato ad incidere sui target della Strategia per l'energia ed il clima, già fissati a livello legislativo nel Clean Energy Package.
  • Il 4 marzo 2020 la Commissione europea propone una legge europea sul clima al fine di garantire un‘Unione europea a impatto climatico zero entro il 2050;
  • Nel luglio 2020, a seguito della crisi pandemica, l'UE dispone un piano di ripresa dell'economia europea che combina le risorse del quadro finanziario pluriennale QFP 2021-2027 e le risorse di Next Generation EU. Al fine di accedere ai fondi, ciascuno Stato membro deve predisporreun Piano nazionale per la ripresa e la resilienza per il periodo 2021-2026. Il Regolamento n. 2021/241/UEche istituisce il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, prevede che un minimo del 37 per cento della spesa per investimenti e riforme programmata nei PNRR debba sostenere gli obiettivi climatici. Inoltre, tutti gli investimenti e le riforme previste da tali piani devono rispettare il principio del Do not significant harm (DNSH) "non arrecare danni significativi" all'ambiente.
  • Il 17 settembre 2020 la Commissione propone un nuovo piano degli obiettivi climatici 2030, con l'obiettivo della riduzione delle emissioni nette di almeno il 55% entro il 2030 a livello dell'UE, proponendo di inserirlo nella normativa europea sul clima;
  • Il 9 Dicembre 2020 la Commissione europea vara il patto europeo per il clima, un'iniziativa a livello dell'UE che invita persone, comunità e organizzazioni a partecipare all'azione per il clima e a costruire un'Europa più verde.
  • Il 24 giugno 2021 il Parlamento europeo adotta la "Normativa europea sul clima";
  • Il 14 luglio 2021 la Commissione europea presenta il pacchetto “Fit for 55”, che contiene tredici proposte legislative con un obiettivo comune: mettere l’Unione Europea nelle condizioni di centrare l’ambizioso traguardo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.
  • L’8 marzo 2022, in seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Commissione Europea ha proposto REPowerEU, una bozza di piano che mira a diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, accelerare la diffusione di gas rinnovabili e sostituire il gas nel riscaldamento e nella produzione di energia, rendendo così possibile ridurre di due terzi la domanda dell'UE di gas russo entro la fine dell'anno.

  • Il 13 Febbraio 2021 l'Italia istituisce, in sostituzione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE). Al nuovo dicastero è attribuita la competenza in materia energetica, in precedenza assegnata al Ministero dello Sviluppo Economico, e in particolare: il bilancio e la strategia energetica nazionale; le infrastrutture energetiche; la promozione delle energie rinnovabili; lo smantellamento degli impianti nucleari dismessi; la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra; il mercato del gas italiano; lo stoccaggio del gas naturale; l’estrazione degli idrocarburi: il mercato e gli impianti petroliferi.
  • Il 30 aprile 2021 il governo trasmette alla Commissione europea (e, subito dopo, al Parlamento italiano) il PNRR dell'Italia. Il Piano, i cui obiettivi sono coordinati con i sopra descritti target europei, profila un futuro aggiornamento del Piano Nazionale integrato Energia e Clima (PNIEC) e della Strategia di Lungo Termine per la Riduzione delle Emissioni dei Gas a Effetto Serra (documenti con i quali è comunque coerente), per riflettere i mutamenti nel frattempo intervenuti in sede europea. I progetti e le iniziative del PNRR sono anche coerenti con i contenuti dei Piani nazionali presentati nell'ambito del Just Transition Fund e negli accordi di partenariato e negli altri programmi operativi dell'UE. Sugli obiettivi del PNRR legati alla transizione ecologica, è possibile consultare l'approfondimento a cura del Governo e la sezione dedicata sul portale Italia Domani.
  • il 5 febbraio 2022 Ministero della Transizione ecologica adotta il Piano per la transizione ecologica (PTE), che fornisce un quadro delle politiche ambientali ed energetiche integrato con gli obiettivi già delineati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
  • Il 1 settembre 2022 il Governo adotta il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, per ridimensionare la dipendenza dal gas russo e comunque di ridurre l’uso del gas in generale, in linea con le indicazioni della Commissione europea, così come definite nel Regolamento (UE) 2022/1369 del 5 agosto 2022.

  • il 21 dicembre 2023 il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energeticaha approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc), il documento di indirizzo e governance per l’implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo possibile i rischi derivanti dai cambiamenti climatici.