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Introduzione

Da lunedì 11 a venerdì 12 novembre 2024 si tiene a Baku, in Azerbaigian, la COP29 (29° Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici). L’obiettivo è quello di intensificare l’azione globale per affrontare la crisi climatica, trovando accordi tra i 197 Paesi che hanno firmato la convenzione quadro dell’Onu sui cambiamenti climatici del 1992 (United Nations Framework Convention on Climate Change - UNFCCC).

L'ultima COP

L'ultima Conferenza, la COP28 di Dubai, e si è chiusa con alcuni impegni: abbandonare gradualmente i combustibili fossili, principali responsabili del riscaldamento globale; triplicare la capacità delle fonti rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030.

Nel documento finale si ritrova il primo riferimento esplicito all’energia nucleare e ai sistemi per la cattura del carbonio nell’elenco delle tecnologie a zero o a basse emissioni. La COP28 ha segnato un passo in avanti anche sul cosiddetto fondo Loss & Damage, che ha l’obiettivo di risarcire le perdite e i danni subìti dai Paesi che meno contribuiscono al riscaldamento globale ma che ne subiscono le conseguenze peggiori. Il documento finale stima che «il fabbisogno finanziario per l’adattamento dei Paesi in via di sviluppo è stimato in 215-387 miliardi di dollari all’anno fino al 2030».

I temi della COP29

Alla COP29 di Baku si discuterà del nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal – NCQG), ovvero di quanto e come le economie sviluppate dovrebbero sostenere i Paesi in via di sviluppo per adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurre le emissioni. L’obiettivo, fissato alla Cop15 di Copenhagen, di arrivare a 100 miliardi di dollari all’anno fino al 2025 è stato in gran parte disatteso. Ora la COP29 è chiamata a fissare un nuovo obiettivo, ma anche a definire meglio le regole di funzionamento del fondo.

Saranno depositati anche i primi piani nazionali d’azione climatica con orizzonte 2035. Entro febbraio 2025, infatti, tutti i Paesi dovranno aver aggiornato i propri Contributi Nazionali Volontari (Nationally Determined Contributions – NDC), con i quali rivedono gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 e formulano nuovi obiettivi per il 2035. Secondo l’ultimo rapporto dell’Unfccc i piani attuali sono largamente insufficienti per rispettare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi: complessivamente, taglieranno le emissioni nel 2030 soltanto del 2,6% sui livelli del 2019, mentre la traiettoria giusta richiederebbe una riduzione del 43% per stare sotto gli 1,5°C e del 27% per stare sotto i 2°C rispetto alla media del periodo pre-industriale (1850-1900).

Per approfondire

COP29 sul sito UNFCCC
Sito della COP29
Agenda del Padiglione Italiano

Ultimo aggiornamento: 11-11-2024, 15:12

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