Introduzione
Presentato a Roma il 17 settembre 2024, nella sede dell’Anci nazionale, il Parere di iniziativa del Comitato delle Regioni sul Turismo delle radici.
Il turismo delle radici
Il turismo delle radici è stato definito il gigante addormentato dell’industria turistica: fino al 48% dei turisti di tutto il mondo viaggia per ritrovare amici e parenti nei territori di origine. E’ una forma di viaggio sempre più diffusa nelle regioni affacciate sul Mediterraneo che nel secolo scorso hanno subito una forte emigrazione. Sono, infatti, sei milioni gli italiani residenti all’estero, 80 milioni se si considerano anche gli oriundi e i discendenti e addirittura a 260 milioni se si considerano gli affini con legami parentali, quelli che parlano italiano o si sentono particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro.
Il parere di iniziativa del Comitato delle Regioni
Promozione del turismo delle radici per una rivitalizzazione locale sostenibile si intitola il parere, redatto nell’anno in cui l’Italia – per iniziativa del Ministero degli Affari esteri - celebra l’anno del Turismo delle radici per riconoscere l'importanza di questo settore per lo sviluppo e la rigenerazione dei territori. E’, inoltre, uno degli atti del Comitato delle Regioni che scadrà a gennaio 2025, a sottolineare l’importanza che la delegazione italiana attribuisce a questo segmento di turismo.
Il parere invita a riflette sul Turismo delle radici come volano di sviluppo economico, strumento di contrasto al depauperamento delle aree interne e sostegno alla memoria collettiva. Il parere, di cui è relatore Giuseppe Varacalli, è stato discusso nella commissione NAT (Risorse naturali) del Comitato delle Regioni e sarà all’ordine del giorno della seduta plenaria dell’8 ottobre 2024. Ha già ricevuto un’accoglienza positiva perché si inserisce a pieno titolo nella strategia europea sul turismo sottolineando la promozione dei borghi, delle bellezze naturali e del patrimonio immateriale del nostro paese.
I progetti
Un ruolo rilevante ha avuto il Ministero degli affari esteri e della cooperazione che ha per primo sostenuto anche economicamente, con risorse Pnrr, le attività degli oltre 800 comuni con meno di 25mila abitanti che hanno aderito al bando per la progettazione di iniziative sul turismo delle radici. Anci nazionale ha messo a disposizione ulteriori risorse e l’assistenza tecnica per la realizzazione dei progetti sul territorio.
I progetti hanno dato vita a sinergie tra imprenditori, associazioni, operatori turistici che hanno formato una rete di supporto e spesso hanno dato origine ad accordi sulle priorità da realizzare: sviluppo imprenditoria, alta formazione, sostegno ai settori produttivi dell’agroalimentare e della cultura.
Per approfondire
Turismo delle Radici - Ministero affari esteri e cooperazione internazionale
Ultimo aggiornamento: 20-09-2024, 08:27