Introduzione
Presentato a Roma il 16 gennaio 2025 il Rapporto curato dalla Fondazione Ifel di Anci su Lo stato di attuazione del Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR) ed il ruolo dei comuni. Il convegno ha visto la partecipazione di rappresentanti delle amministrazioni centrali coinvolte nell’attuazione e monitoraggio del Pnrr, di Regioni (Irpet - Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana) e dei comuni.
E’ stata l’occasione per ragionare sul processo di trasformazione nel modo di lavorare innescato dalla gestione delle risorse del Pnrr e sul processo di apprendimento interno derivante dall’attività di gestione dei progetti complessi legati al Piano.
Il Pnrr per i Comuni ha significato l’attivazione di 65mila progetti e la gestione di 36 miliardi di finanziamento (dati Ragioneria generale dello Stato). Una notevole mole di lavoro che ha modificato non solo l’agenda politica urbana, ma anche i processi di lavoro e l’organizzazione delle competenze.
Alcuni dati
I dati dell’analisi Ifel sono stati desunti dalla piattaforma ReGis, ovvero il sistema informativo attraverso cui le amministrazioni centrali e i soggetti attuatori adempiono agli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR. Regis, pertanto, è anche deputato alla rilevazione e diffusione dei dati di monitoraggio del PNRR ed è aggiornato mensilmente. Attività di monitoraggio che consente di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi del Piano, dell’utilizzo delle relative risorse finanziarie e della messa in opera delle riforme previste.
Allo stato dell’arte il 30% delle risorse erogate per il Pnrr è stato speso. Alcune missioni vanno ad una velocità sostenuta, come quelle che ricadono sotto al Ministero del Made in Italy perché comprendono strumenti indiretti di politica economica, come sostegni e finanziamenti. Altre missioni fanno fatica a decollare, come la Misura 6 dedicata alla Sanità, che vede il 14,8% di risorse spese.
Fabbisogno di competenze specialistiche
A livello delle amministrazioni centrali, incaricate del monitoraggio e della valutazione dei progetti, molte e nuove le competenze da mettere in campo proprio per le nuove attività che la gestione del Piano ha introdotto. Se prima era necessario produrre la rendicontazione delle spese sostenute, ora ai fini delle verifiche richieste a livello europeo, è necessario dimostrare come sono state impiegate le risorse, ad esempio con la realizzazione di una pista ciclabile o la riconversione produttiva di un impianto.
Le amministrazioni centrali e quelle territoriali convengono, dunque, sulla necessità di aggiornare le professionalità all’interno degli uffici e facilitare il turn over per avere competenze più centrate sulla gestione di progetti complessi, non solo dal punto di vista finanziario.
Sul tema del personale e del reperimento di personale specializzato è intervenuto anche il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che oltre ai progetti del Pnrr coordina e gestisce i cantieri del Giubileo 2025 e quelli di Caput Mundi, investimento di 500 milioni destinato al recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio monumentale di Roma e del Lazio. Il sindaco Gualtieri ha pertanto sottolineato la necessità di prevedere per le amministrazioni la possibilità di nuove assunzioni e di reperire competenze specialistiche.
Per approfondire
Ultimo aggiornamento: 17-01-2025, 14:52