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Introduzione

Martedì 4 marzo 2025 è stata presentata a Roma la Relazione al Parlamento sulla politica dell’informazione per la sicurezza per l’anno 2024, curata dal Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.

La Relazione evidenzia le principali direttrici di intervento lungo le quali, nel corso del 2024, gli organismi informativi hanno operato a tutela degli interessi nazionali, in aderenza ai principi costituzionali e agli obiettivi indicati dal Governo, e sotto il controllo del Parlamento.

All’evento hanno preso parte il Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini, il Direttore Generale del DIS Vittorio Rizzi, il direttore di Aise Giovanni Caravelli, il direttore di Aisi Bruno Valensise e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano.

La relazione

La relazione è composta da due sezioni. La prima è dedicata allo scenario internazionale: partendo dalla crescente instabilità alle porte dell’Europa, allarga lo sguardo all’incertezza che avvolge altri quadranti (Balcani, Africa, Indo-Pacifico) o che deriva da ulteriori fattori di rischio (la minaccia ibrida alle democrazie liberali, i mercati globali delle materie prime). La seconda sezione si sviluppa intorno alle sfide globali che attraversano e connettono gli scenari di crisi: i trend demografici e migratori, l’innovazione tecnologica, le sfide poste dal cambiamento climatico e dagli squilibri socio-economici.

Un elemento di novità è rappresentato dall’inserto dedicato all’intelligenza artificiale (IA) che, da una prospettiva intelligence, indirizzata cioè verso le possibili minacce al corretto funzionamento della vita democratica, affronta i diversi profili in cui l’IA mostra il suo potenziale, dalla trasformazione del mondo del lavoro alle applicazioni militari.

Lo scenario

La relazione restituisce un quadro securitario in costante deterioramento. Al moltiplicarsi degli scenari di crisi si associa, infatti, una loro sempre più profonda interconnessione. A elevare il grado di incertezza concorre la progressiva erosione dell’ordine internazionale in vigore dal secondo dopoguerra. Proposte di riforma e ipotesi di parziale riassestamento si alternano a più assertivi tentativi, corredati da attacchi sempre più forti alle fondamenta delle democrazie liberali, sia di revisione di quell’ordine, sia di indebolimento della governance globale.

Chiamando alle urne oltre metà della popolazione mondiale, il 2024 ha confermato alcuni assetti di potere e ne ha rinnovati altri, ampliando l’orizzonte dei possibili scenari di sviluppo del quadro internazionale. L’analisi del voto globale ha inoltre evidenziato la crescente rilevanza delle questioni socio-economiche nelle scelte degli elettori più giovani, possibile segnale dello spostamento delle nuove generazioni verso un’immagine dei rapporti internazionali più competitiva che cooperativa.

Il ruolo della tecnologia

In un intreccio costante tra ambiente digitale e ambiente analogico, l’innovazione tecnologica ha impresso un’accelerazione significativa al cambiamento delle relazioni umane, dei rapporti sociali e delle abitudini di vita. La velocità della trasformazione del mondo incide anche sui fattori di instabilità. Insieme alle indiscutibili opportunità di sviluppo emergono, da una prospettiva di intelligence, spazi virtuali di possibile isolamento e radicalizzazione, nuovi interessi da tutelare, vulnerabilità che ampliano la superficie di attacco agli occhi di attori ostili.

Queste evoluzioni portano a ricomprendere fra le priorità dell’interesse nazionale la tutela della nostra capacità di innovazione e del nostro patrimonio scientifico e tecnologico. Le evidenze di intelligence rilevano infatti strategie sofisticate messe in campo da attori ostili per appropriarsi delle nostre conoscenze più avanzate, allo scopo di rafforzare la loro potenza geopolitica.

A questo amalgama di rischi e opportunità si somma il potenziale sovraccarico informativo prodotto dall’enorme quantità di informazioni reperibili online e dalla velocità della loro diffusione, fattori che richiedono all’Intelligence un continuo adattamento di processi e strumenti al fine di valorizzare le informazioni rilevanti per la sicurezza nazionale.

Per approfondire

Relazione al Parlamento sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2025

Inserto interattivo "Intelligenza artificiale. L’altra intelligenza tra opportunità e minacce"

Video della presentazione

Ultimo aggiornamento: 06-03-2025, 09:48