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Introduzione

Giovedì 8 febbraio la Conferenza Unificata si è espressa sul disegno di legge recante “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”, approvato in via preliminare nella seduta del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2023 e munito del "visto" del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. 

Il disegno di legge, strutturato in 23 articoli, è finalizzato a definire, in modo organico e sistematico, l’assetto istituzionale dei territori montani e, al contempo, a raccogliere in un testo unitario le varie misure di sostegno alle zone montane. Lo sviluppo dei territori montani costituisce, infatti, non solo un vincolo costituzionale ai sensi dell’art. 44, secondo comma, della Costituzione, ma anche un obiettivo di interesse nazionale, in virtù della rilevanza strategica delle zone montane, la cui crescita economica e sociale assume un rilievo fondamentale ai fini della tutela e della valorizzazione dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi, delle risorse naturali, del paesaggio, della salute, del turismo.

Il testo introduce la nuova Strategia per la Montagna Italiana (SMI), che individua le priorità per le zone montane, al fine di raggiungere gli obiettivi del Ddl tenendo conto anche delle politiche complementari (strategie regionali e politiche territoriali, strategia per le aree interne e  ZES unica per il Mezzogiorno). Le misure del Ddl sono finanziate dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT), che continua a prevedere risorse anche per interventi di competenza delle regioni e degli enti locali. Le risorse destinate a questi ultimi saranno definite attraverso decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa in Conferenza Unificata, e ripartite sulla base del numero dei comuni e della loro superficie complessiva, anche in coerenza con la SMI.

Il testo prevede, inoltre, misure rivolte ai servizi pubblici essenziali: sanità (incentivando l’attività di medici e operatori socio-sanitari nelle zone montane), scuola (con disposizioni volte ad assicurare il servizio scolastico nelle zone montane) e servizi di comunicazione (rete internet in banda cosiddetta ultra-larga, rete stradale e ferroviaria).

Per quanto riguarda la tutela dei territori, il testo prevede la predisposizione di linee guida per la valorizzazione di pascoli, boschi ed ecosistemi, e la destinazione di parte del FOSMIT ad attività di monitoraggio dei ghiacciai, nonché ad interventi di realizzazione di casse di espansione, vasche e bacini idrici.

Per lo sviluppo economico delle aree montane sono previste misure per la valorizzazione e la tutela delle professioni di montagna e per le imprese montane di giovani, nonché misure per agevolare il lavoro agile e l'acquisto e ristrutturazione di abitazioni principali in montagna.

Nella seduta del 25 gennaio 2024 l'espressione del parere è stata rinviata su richiesta delle Regioni per poter proseguire l'istruttoria sul provvedimento.

Nella seduta della Conferenza Unificata dell'8 febbraio 2024, le Regioni hanno espresso parere favorevole condizionato all'accoglimento della previsione di aumentare il numero di esperti e di alcune osservazioni, relative in particolare alla dotazione del Fondo, che si chiede venga ampliata, e alla partecipazione all'elaborazione della Strategia per la montagna italiana.  

Per approfondire

Ultimo aggiornamento: 16-04-2024, 15:56