Lanfranco Turci
Nasce a Campogalliano (Modena) nel 1940.
Laureato in lettere, si iscrive da giovane al Partito Comunista Italiano ricoprendo anche l'incarico di segretario provinciale della Federazione giovanile. Diventa consigliere regionale nel 1970 e nel 1972 è nominato assessore alla Sanità.
Viene eletto presidente della Regione nel 1978, per essere confermato nello stesso ruolo nel 1980 e per la terza volta cinque anni dopo, nel 1985. Nel 1981 diventa anche il primo presidente della Conferenza delle Regioni.
Sono anni impegnativi dal punto di vista legislativo (il 1978 si caratterizza per il superamento degli ospedali psichiatrici e l'individuazione di forme alternative di intervento nei confronti dei lungodegenti manicomiali) e amministrativo (nel 1981 si procede all’acquisto di un’area del Fiera District in viale Aldo Moro sulla quale costruire la sede centrale regionale). Ma soprattutto sono anni di emergenza sociale per i gravi attacchi terroristici: l’attentato al treno Italicus del 4 agosto 1974, la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, quella aerea di Ustica e l’attentato sul treno Rapido904 del dicembre 1984. A novembre dello stesso anno un gran dispiego di uomini e mezzi dell’Emilia-Romagna raggiunge l’Irpinia e la Basilicata per portare i primi soccorsi dopo il terremoto che sconvolge quelle zone.
Turci si dimette dall’ incarico nell’ aprile del 1987. Fino al 1992 è presidente nazionale della Lega delle cooperative. Viene eletto deputato prima con il Partito democratico della sinistra e poi con i Democratici di sinistra nel 1992, 1994 e 1996.
Nel 2001 occupa un seggio al Senato, diventando membro della Commissione Finanze e tesoro di Palazzo Madama e nelle politiche del 2006 viene rieletto alla Camera dei deputati. Lascia il Partito socialista alla fine del 2009. Nel 2017 fa parte del comitato promotore di Sinistra Italiana.