IX legislatura
2010 - 2014
In questa sezione
- Risultati elettorali
- Presidente
- Giunta
- Assemblea legislativa
Le elezioni del 28 e 29 marzo 2010 confermano Vasco Errani alla presidenza della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna. La legislatura si concluderà anzitempo rispetto alla scadenza naturale del 2015 per le dimissioni del presidente Vasco Errani, in seguito al caso cosiddetto "Terremerse".
Nel 2010 parte una legislatura condizionata fortemente dalla crisi economica che ha colpito l'Italia e gran parte dei maggiori Paesi industrializzati e dal devastante terremoto dell'Emilia.
In questo scenario, le scelte di priorità che la Giunta regionale nominata ha messo in campo sono state: difendere il lavoro, salvaguardare il diritto alla salute e le tutele sociali, sostenere la formazione e l'innovazione. Senza rinunciare a mettere in campo strategie e progetti pensati guardando alla prospettiva futura di questa regione, da sempre all'avanguardia nei campi dell'innovazione e della ricerca finalizzata allo sviluppo complessivo di sistema.
Il 20 e 29 maggio 2012 l'Emilia ha tremato
Dopo le scosse principali il territorio colpito registrava 19 mila famiglie che avevano lasciato le proprie abitazioni, di cui 16 mila (per un totale di 45mila persone coinvolte) avevano chiesto assistenza; 14 mila edifici residenziali danneggiati; 13 mila attività economiche danneggiate (capannoni e impianti aziende agricole, negozi) nonché 1.500 edifici pubblici e strutture socio-sanitarie lesionati.
Oltre 40 mila i lavoratori in cassa integrazione (scesi dopo due anni a 215). L'area del sisma - in cui si realizza il 2% del Pil italiano - ha interessato 58 comuni delle province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia.
Il rilancio di economia e turismo
Oltre un miliardo di euro sono le risorse che la Regione Emilia-Romagna, attraverso l'assessorato alle Attività produttive, ha messo in campo dal 2010 al 2014 per sostenere crescita e sviluppo e al contempo fornire risposte per fronteggiare la più grave crisi economica e sociale che abbia investito il Paese negli ultimi decenni.
Nonostantela crisi, le strategie e gli investimenti sull'innovazione adottati nel corso della legislatura hanno portato unincremento degli arrivi e delle presenze turistiche, che hanno raggiunto quota 48 milioni, di cui 13 milioni di presenze estere, con un incremento rispetto al 2010 di circa il 3%. Un dato in controtendenza rispetto all'Italia. In generale sono stati investiti dal 2010 al 2014 nella promozione e commercializzazione della filiera turistica più di 90 milioni di euro. A questi si aggiungono 25 milioni di euro per l'innovazione del prodotto turistico.
Sanità, virtuosa su costi di beni e servizi
La posizione di avanguardia e di primato nazionale della sanità dell'Emilia-Romagna si è rafforzata: negli ultimi quattro anni è sempre risultata prima nelle classifiche elaborate dal ministero della Salute sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) e la più virtuosa per quanto riguarda i costi dei beni acquistati e dei servizi offerti.
Grazie a questi standard d'eccellenza, il Patto per la salute 2014-2016 ha preso a riferimento proprio i parametri della sanità dell'Emilia-Romagna. Ilpatto ha assegnato all'Emilia-Romagna, rispetto alla quota regionale prevista dal Fondo sanitario nazionale,180milioni in più all'anno.
Un "Piano d'azione" ambientale
L'integrazione delle politiche e definizione di strategie congiunte per la tutela e il risparmio, il miglioramento dell'efficienza d'uso e la conservazione delle risorse naturalie della biodiversitàsono stati principi alla base dei Piani regionali sui rifiuti, sulla qualità dell'aria e sulla forestazione. Strumenti adottati dalla Giunta.
Il "Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile" ha consentito di finanziare una nuova generazione di politiche ambientali, orientando allo sviluppo sostenibile tuttii propri interventi e coinvolgendo nelle scelte tutti i soggetti. Le linee hanno riguardato i settori che vanno dalla mobilità sostenibile agli interventi di rimozione e bonifica dall'amianto, cui sono stati affiancati interventi di semplificazione, sburocratizzazione che hanno trovato alcuni segnali importantiall'interno della legge sull'attrattività degli investimenti, approvata in chiusura della legislatura.
Le emergenze e la sicurezza del territorio
Grandi emergenze, le maggiori mai affrontate in regione, negli anni intensi dellalegislatura 2010-2014. Anni in cui il territorio è stato colpito più volte da calamità naturali che hanno danneggiato beni pubblici, privati, imprese eferito le comunità: dalle eccezionali nevicate in Romagna nel febbraio 2012 al terremoto del 20 e 29 maggio successivo, all'alluvione di gennaio 2014 che hainteressato alcune aree già segnate dal sisma. E ancora: ondate di maltempo con mareggiate, trombe d'aria e piogge intense che hanno provocato criticitàidrauliche, nuovi fenomeni di dissesto e aggravato quelli esistenti.
Solo per il terremoto, le risorse messe in campo per l'emergenza, la ricostruzione e il rilanciodell'economia hanno superato i 4 miliardi di euro. In cinque anni sono stati dichiarati 10 stati di emergenza nazionale, che hanno richiesto l'impegno massiccio del sistema integrato di Protezione civile, Regione, Enti locali e di un vero e proprio esercito di volontari, 21 mila solo per il sisma.
Grandi investimenti nella viabilità
Nella legislatura la Regione ha lavorato per dotare l'Emilia-Romagna di un vero eproprio sistema a rete. Per quanto riguarda le infrastrutture materiali, larete ha cambiato il profilo del territorio, a partire dalla viabilità, concantieri e opere come la Variante di valico e le quarte corsie autostradali.
Un miliardo di euro è stato investito per tangenziali e circonvallazioni, e per larealizzazione di rotatorie. La Regione ha puntato principalmente sulla "cura del ferro", con un piano straordinario di investimenti - per potenziare e ammodernare le linee regionali e acquistare nuovi treni - di circa 500 milionidi euro.
Ammontano a quasi 13 miliardi le risorse investite complessivamenteper il sistema ferroviario, di competenza nazionale e regionale. Questo ha significato per l'Emilia-Romagna l'Alta velocità, con l'entrata in funzione delle due stazioni di Bologna e Reggio Emilia; parallelamente, la messa in sicurezza della rete ferroviaria regionale, i lavori per il Servizioferroviario metropolitano di Bologna (Sfm) e la riqualificazione dellestazioni.
Agricoltura, produzione aumentata del 9%
L'agricoltura emiliano-romagnola, anche negli anni più difficili della crisi e del calo dei consumi ha visto crescere il proprio valore. Dal 2008 al 2013 la Plv (produzione lorda vendibile) agricola dell'Emilia-Romagna è aumentata del 9%. Nel 2013 l'Emilia-Romagna è diventata la prima regione italiana per export di prodotti agroalimentari con una percentuale del 16% del totale nazionale e unvalore complessivo di 5 miliardi 471 milioni. Nel 2014, con 39 prodotti aqualità regolamentata Dop e Igp, è al primo posto in Europa per questatipologia.
Cultura, dal Programma triennale all'Arena del Sole
Una legislatura segnata dall'importante risultato raggiunto con il varo della legge per il cinema, ma anche da un segno positivo, in tempi di crisi che ha pesato gravemente sui bilanci pubblici, per il settore dello spettacolo dal vivo, in una regione come l'Emilia-Romagna dove l'industria creativa e culturale corrisponde al 5% del prodotto interno lordo, con 78 mila addetti e 32 mila imprese (Ervet).
In questo ambito l'ingresso del Comune di Bologna con l'Arena del Sole nella compagine societaria di Ert - Teatro Stabile Pubblico Regionale e il Programma regionale sullo Spettacolo per il triennio 2012-2014 rappresentano le decisioni più rilevanti adottate nel corso della legislatura.