VII legislatura
2000 - 2005
In questa sezione
- Risultati elettorali
- Presidente
- Giunta
- Consiglio regionale
Un Presidente scelto dai cittadini
Il 6 gennaio del 2000 entra in vigore la Legge costituzionale n° 1 del 21 novembre 1999, "Disposizioni concernenti l'elezione diretta del presidente della Giunta regionale e l'autonomia statutaria delle Regioni".
Si vota il 16 aprile e il 15 maggio viene riconfermato Vasco Errani che è, dunque, il primo presidente dell'Emilia-Romagna eletto direttamente dai cittadini.
L'attività legislativa comincia con l'approvazione di norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia in quanto "la Regione riconosce le bambine e i bambini quali soggetti di diritti individuali e opera affinché essi siano rispettati come persone".
Seguono l'ordinamento del sistema fieristico regionale, la disciplina generale sullatutela e uso del territorio, la disciplina degli itinerari enogastronomiciregionali fino alla tutela della salute dai rischi dell'inquinamento elettromagnetico.
È del 2001 il primo "Piano di azione ambientale", mentre il 23 gennaio del 2002 Regione, Comuni e Province firmano il primo "Accordo per la qualità dell'aria", che sarà riconfermato anche negli anni successivi con provvedimenti di limitazione del traffico e investimenti strutturali nella mobilità sostenibile.
Il 2001 vede la nascita del Comitato regionale per la Comunicazione (Corecom) con il quale si vogliono assicurare le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazioni.
Alloggi per i meno abbienti
In seguito viene varata la disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo che vede coinvolti Regione, Province e Comuni. La prima finalità è rispondere al fabbisogno abitativo delle famiglie meno abbienti con l'incremento del patrimonio di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Viene poi approvata la legge per la montagna con la quale, assieme agli Enti locali, ci si propone di contrastare, tra l'altro, i fenomeni di spopolamento e garantire ai cittadini e alle imprese adeguati livelli di disponibilità dei servizi pubblici essenziali.
Prende forma il federalismo col nuovo Titolo V
È questa la legislatura in cui si delinea il disegno complessivo di adeguamento dei poteri al nuovo Titolo V della Costituzione, la prima riforma in senso federalista approvata dai cittadini con il referendum del 7 ottobre 2001. Dalla "Riforma del sistema amministrativo regionale e locale" - cornice istituzionale che rafforza i poteri delle Autonomie locali approvata nel marzo 2004 - alla riforma del welfare, alla legge sulla scuola, alle leggi sulla polizia locale e sull'immigrazione, sull'associazionismo e sulla cooperazione internazionale, sull'organizzazione della sanità.
Importanti i provvedimenti in ambito economico, con la legge regionale sulla ricerca e l'avvio della rete dei laboratori per trasferire le innovazioni tecnologiche dalle università e dai centri di ricerca alle imprese, gli interventi per mettere in sicurezza il territorio, i programmi per ammodernare e costruire nuovi ospedali e adeguarne le attrezzature tecnologiche.
Il primo Patto per la qualità dello sviluppo
È del febbraio 2004 il primo "Patto per la qualità dello sviluppo" promosso dalla Regione e sottoscritto dalle istituzioni, dagli imprenditori e dai sindacati con l'obiettivo di condividere strategie e obiettivi di crescita economica e sociale.
In questi anni il Consiglio Regionale si riunisce tre volte in seduta straordinaria per ricordare:
- l'attentato terroristico alle "Torri gemelle" di New York (11 settembre 2001)
- l'omicidio del professore Marco Biagi ucciso a Bologna da parte delle Brigate Rosse (26 marzo 2002)
- l'attentato alla caserma dei carabinieri a Nassiriya (13 novembre 2003).
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