II Legislatura
1975 - 1980
In questa sezione
- Risultati elettorali
- Presidenti
- Giunte
- Consiglio regionale
Il 15 giugno del 1975 gli elettori emiliano-romagnoli tornano alle urne per rieleggere il Consiglio regionale. Il 22 luglio Guido Fanti viene confermato presidente della Giunta.
In quell'anno vengono subito istituiti i Comitati comprensoriali intesi come "unità di base della programmazione economica e territoriale". Seguono numerosi interventi finanziari a sostegno del turismo sociale e "a favore di operatori privati per la costruzione e l'adeguamento delle aziende alberghiere e lo sviluppo delle forme associate".
Nascono la tutela dell'ambiente e della salute
A tutela dell'ambiente sono varati interventi per il controllo e la prevenzione degli inquinamenti atmosferici e idrici e il territorio comincia ad essere monitorato con stazioni mobili e una postazione centrale regionale. Il 19 aprile prende il via la formazione di una cartografia regionale per assolvere le funzioni di programmazione e di pianificazione territoriale. Il mese dopo viene varata la "Disciplina dell'assistenza ospedaliera gestita dalla Regione Emilia-Romagna". In altre parole si "organizza una rete ospedaliera pubblica idonea a soddisfare le esigenze di assistenza ospedaliera e si individua una corretta dimensione degli ospedali sulla base degli effettivi fabbisogni di prestazioni ospedaliere, distinti tra le varie specialità".
Procreazione e assistenza alla famiglia
L'8 maggio del 1976 Guido Fanti si dimette e il 21 maggio Sergio Cavina viene eletto presidente. Il mese seguente viene approvata una legge molto importante. Si tratta dell'istituzione del servizio per la procreazione libera e responsabile, per la tutela sanitaria e sociale della maternità, dell'infanzia e dell'età evolutiva, per l'assistenza alla famiglia. Tra i punti cardine si possono sottolineare l'assistenza medica, psicologica e sociale alla donna che si ponga il problema di interrompere la gravidanza, l'informazione sui casi in cui tale interruzione è consentita e sui servizi che accompagnano la donna in questa scelta.
Poche settimane dopo, la Regione Emilia-Romagna concorre con la cifra di 500 milioni al fondo di solidarietà e ricostruzione delle zone terremotate del Friuli.
L'11 marzo del 1977 a Bologna viene ucciso lo studente universitario Francesco Lorusso. La città è sconvolta per alcuni giorni da gravi atti di violenza. Il 14 marzo il Consiglio regionale si riunisce in seduta straordinaria e viene sottoscritto assieme agli Enti locali bolognesi un appello "Per l'ordine e la sicurezza democratica, per la difesa delle libertà costituzionali".
Nel corso dell'anno i provvedimenti più importanti riguardano l'attuazione delle direttive del Consiglio delle Comunità europee per la riforma dell'agricoltura; l'istituzione dell'Ente regionale per lo sviluppo agricolo (Ersa) e la creazione dell'Azienda regionale per la gestione del centro elettronico nel quale confluiscono tutti i dati delle attività della Regione.
L'improvvisa scomparsa del presidente Cavina
Purtroppo gli ultimi giorni del 1977 sono funestati dalla improvvisa scomparsa del presidente Sergio Cavina. Aveva 48 anni. È il 22 dicembre e il decesso avviene improvvisamente, al termine di una giornata densa di appuntamenti, alle 19,45 nel suo ufficio che allora si trovava nella sede della Regione in viale Silvani a Bologna. Alla sua memoria è dedicata una sala al settimo piano dell'attuale sede dell'Assemblea legislativa della Regione in viale Aldo Moro 50 a Bologna. Il 6 gennaio dell'anno seguente Lanfranco Turci succede a Sergio Cavina.
Oltre gli ospedali psichiatrici
Il 1978, dal punto di vista legislativo, si caratterizza per la riorganizzazione dell'assistenza psichiatrica con "il graduale superamento degli ospedali psichiatrici, la loro diversa utilizzazione e l'individuazione di forme alternative di intervento nei confronti degli attuali lungodegenti manicomiali".
In agosto, nell'ambito della ricerca ambientale, viene messa in cantiere la motonave Daphne che avrà il compito di "controllare i fenomeni dell'eutrofizzazione dell'Adriatico, dell'erosione marina e della difesa attiva delle coste". Alla fine dell'anno una legge di 68 articoli regolerà la tutela e l'uso del territorio. Ovvero comincia la pianificazione che ha l'obiettivo di garantire "che lo sfruttamento delle risorse naturali e la utilizzazione dei suoli e dell'intero territorio avvengano in funzione degli interessi generali".
Nell'aprile del 1979 viene predisposto il primo bilancio pluriennale('79-'81) per un "collegamento stretto tra enunciazioni programmatiche e gestione di bilancio, di sui è spesso stata lamentata la assoluta assenza in passato".