L'impegno

Ridurre il numero delle persone povere o a rischio di povertà ed esclusione sociale è per la Regione Emilia-Romagna obiettivo prioritario e irrinunciabile.

Il contesto regionale

Il livello di benessere delle cittadine e dei cittadini colloca l’Emilia-Romagna ai vertici della graduatoria nazionale e tra le regioni europee più sviluppate. Il decennio di recessione prima, la lenta ripresa poi e, più recentemente, la pandemia hanno tuttavia prodotto fratture nel tessuto sociale, a partire dal mercato del lavoro.

Come nel resto del mondo, assistiamo anche in Emilia-Romagna ad un aumento delle diseguaglianze e a una polarizzazione tra occupazioni a elevatissima specializzazione e remunerazione e occupazioni a bassa qualifica, poco tutelate e mal retribuite. Condizioni, queste ultime, che sempre più spesso si traducono in lavoro povero, non sufficiente alle persone per superare la soglia della povertà.

Come delineato nel Patto per il Lavoro e per il Clima, stiamo lavorando a un progetto di sviluppo inclusivo. Stiamo investendo sulle filiere, formative e produttive, per contrastare il lavoro povero, il precariato e le fragilità a ogni livello, siano esse di lavoro o d’impresa.

Stiamo progettando politiche strutturali che rispondano ai bisogni della popolazione e favoriscano la piena inclusione sociale, in particolare delle persone più fragili.

Siamo determinati a sconfiggere ogni povertà, da quella economica a quelle relazionali, e ad attivare azioni di contrasto all’emergenza sociale conseguente a COVID-19 per fronteggiare al meglio l’esplosione di nuovi bisogni territoriali e per fornire risposte ai cittadini storicamente fragili e a una nuova utenza.