Patto per il lavoro 2015-2019
Un nuovo sviluppo per una nuova coesione sociale
In coerenza con il Programma di mandato della X legislatura (2015-2020), la Giunta regionale nel luglio 2015 ha posto il lavoro al centro della sua azione di governo con la firma di un Patto (PDF - 2.0 MB) tra tutte le componenti della società regionale: Province, Comuni capoluogo, organizzazioni sindacali, associazioni di imprese e di professionisti, Terzo Settore, Unioncamere, Abi, Ufficio scolastico regionale, Università.
Un Patto di legislatura per orientare l’azione regionale e ogni investimento pubblico e privato al lavoro e alla crescita, condividere un sentiero di sviluppo, generare coesione sociale, sostenere la visione di una regione ad alto valore aggiunto che compete nel mondo perché investe sulle persone, sulle loro competenze e sulla loro capacità d’iniziativa.
Questo obiettivo ha impegnato la Regione nell’avvio di una nuova generazione di politiche pubbliche fondate su una sistematica interazione fra i diversi livelli istituzionali, su un coordinamento strategico dell’azione regionale, sull’integrazione dei fondi regionali, nazionali ed europei e sulla capacità di coniugare valorizzazione delle eccellenze ed attenzione alle diversità e alle fragilità.
Nell’arco della legislatura due sono stati i focus del Patto realizzati per affrontare, con lo stesso metodo di condivisione, diseguaglianza territoriali e sociali e consentire alle aree più fragili di agganciare i trend di crescita e ai giovani di tornare ad essere il motore dello sviluppo regionale.
Il primo, Focus Ferrara, è stato firmato il 28 febbraio 2018 da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ferrara, Comuni del territorio ferrarese, Università di Ferrara e rappresentanze del mondo socio economico locale per condividere obiettivi e responsabilità per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione del territorio ferrarese, area su cui gli effetti della crisi sono stati più acuti.
Stessa modalità è stata messa in atto per i giovani. Giovani Più, patto dedicato ai giovani (PDF - 1.9 MB), con cui tutti i firmatari del Patto per il Lavoro il 12 novembre 2018 hanno condiviso nuovi obiettivi e nuove responsabilità per garantire più opportunità e più lavoro di qualità alle giovani generazioni.
Aumentare il valore aggiunto delle produzioni e dei servizi alle imprese e alla comunità per aumentare l’occupazione di qualità. È stata questa, in estrema sintesi, la strategia delineata e condivisa nel 2015 da tutte le rappresentanze della società regionale per generare un nuovo sviluppo e una nuova coesione sociale.
Dal 2014 al 2018, il valore aggiunto dell’Emilia-Romagna è cresciuto del 5,5%, più della media nazionale (+4,5%), mentre l’occupazione ha superato la soglia di 2 milioni di occupati, quasi 94 mila unità in più rispetto alla media del 2014 (+4,9%), il tasso di occupazione (15-64 anni) è salito al 69,6% (+3,3 punti percentuali rispetto al 2014), superato solo dal Trentino-Alto Adige (70,9%), portandosi così a un passo dal picco del biennio 2007-2008, quando il tasso di occupazione era al 70,2%. Il tasso di attività 15-64 anni in Emilia-Romagna si conferma come valore più elevato tra le regioni italiane, stimato al 74,0% nel 2018, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto alla media 2014.
Significativi sono stati i progressi per quanto riguarda la disoccupazione: rispetto al 2014 nel luglio 2019 erano diminuite di oltre 48 mila le persone in cerca di lavoro, il 28,1% in meno, mentre il tasso di disoccupazione (15 anni e oltre) si era ridotto dall’8,9% del I trimestre 2015 al 5,9% del 2018 e nella media degli ultimi 12 mesi (aprile 2018-marzo 2019) al 5,8%. Il miglioramento ha interessato decisamente anche le classi dei giovani - il cui tasso di disoccupazione è calato dal 34,9% del 2014 al 17,8% del 2018 nella classe 15-24 anni; dal 10,9% all’8,2% nella classe 25-34 anni. Pressoché dimezzata la disoccupazione di lunga durata (oltre i 12 mesi), diminuita dal 4,1% al 2,4%.
Un rilancio dell’economia e dell’occupazione ottenuto grazie agli sforzi e alle capacità delle persone, delle imprese e delle istituzioni di questo territorio e ad una programmazione regionale integrata che tra il 2015 e il 2019 ha messo a disposizione di questi obiettivi oltre 22,3 miliardi articolati in quattro azioni di politica:
- Proiezione globale e riposizionamento competitivo della comunità regionale
- Prima le persone: capitale umano e intelligenza collettiva
- Più diritti, stesse opportunità, nessuno escluso
- Progettare il territorio per una comunità connessa e attrattiva
Per approfondire
- Il Rapporto “Il valore della rappresentanza e le politiche per i giovani nel Patto per il Lavoro dell’Emilia Romagna” realizzato da RUR per conto del Consiglio Regionale Unipol dell’Emilia Romagna contiene un’analisi quantitativa e qualitativa, attraverso l’ascolto dei protagonisti del Patto, finalizzata a valutare l’efficacia del processo intrapreso.
- Sintesi della ricerca (PDF - 229.1 KB)ART-ER “Il Patto per il Lavoro dell’Emilia-Romagna: creazione di valore aggiunto e valorizzazione dei lavoratori Lezioni apprese e loro trasferibilità” di Federico Butera, Giorgio De Michelis, Paolo Perulli, Gianluca Scarano, Francesco Seghezzi)
- Il Patto per il lavoro 2015-2019
- Focus Giovani
- Monitoraggio luglio 2019