Tutela della salute e sicurezza sul lavoro
Il patto è un’assunzione di responsabilità collettiva per prevenire e ridurre drasticamente infortuni e incidenti sul lavoro e contiene quattro obiettivi strategici e interventi concreti per raggiungerli.
- Responsabilità collettiva e strategia integrata d’azione
- Obiettivo strategico 1 | Cultura, informazione e formazione
- Obiettivo strategico 2 |Qualità del lavoro, dell’impresa e dello sviluppo
- Obiettivo strategico 3 |Ricerca, innovazione e digitalizzazione
- Obiettivo strategico 4 |Assistenza, vigilanza e controllo
- Priorità trasversale | Condivisione, monitoraggio e analisi
- Governance e coordinamento tecnico-operativo
Sottoscrivendo il Patto per il Lavoro e per il Clima, i firmatari hanno individuato le direttrici di un progetto di posizionamento del territorio regionale che assume come proprio orizzonte il 2030, prevedendo che nel corso degli anni successivi esse fossero declinate in accordi operativi necessari per raggiungere gli obiettivi condivisi.
Tra questi l’Accordo per la “Tutela della salute e sicurezza sul lavoro”, condiviso il 12 settembre 2022, adottato dalla Giunta con DGR 1533 del 19 settembre 2022 e oggetto di informativa nel corso della seduta dell’Assemblea legislativa regionale del 27-28 settembre 2022.
Responsabilità collettiva e strategia integrata d’azione
L’accordo individua il diritto alla salute e sicurezza sul lavoro come priorità del sistema territoriale e, attraverso un’assunzione di responsabilità collettiva e la condivisione di una strategia integrata d’azione, intende realizzare ogni sforzo utile per ridurre drasticamente infortuni e incidenti sul lavoro, assicurando livelli più elevati di salute e sicurezza a tutte le lavoratrici e i lavoratori, a partire dai più deboli, prevedendo focus dedicati in particolare a edilizia, logistica e agricoltura, settori in cui il rischio di infortuni, in particolare di incidenti mortali, è più elevato.
La strategia integrata d’azione individuata si fonda su una conoscenza approfondita del fenomeno e delle sue dinamiche, sull’impegno e sulla piena valorizzazione dei ruoli e delle competenze di ciascuno dei firmatari del Patto per il Lavoro e il Clima, nonché su una più stretta collaborazione con gli enti e le istituzioni con competenza in materia di salute e sicurezza e con tutti gli attori che possano integrare e qualificare la nostra azione.
Per produrre risultati concreti, la strategia agisce su più fronti contemporaneamente. Per questo il documento individua 4 obiettivi strategici, indicando per ognuno di essi linee di intervento, ovvero azioni che consideriamo prioritarie e che ognuno nel rispetto del proprio ruolo contribuisce a realizzare, e 1 priorità traversale funzionale alla piena attuazione della strategia integrata condivisa.
Obiettivo strategico 1 | Cultura, informazione e formazione
Promuovere la cultura del lavoro e della sicurezza a partire dalla scuola, dal sistema di Istruzione e Formazione Professionale e da quello della formazione professionale e dunque assicurare a tutte le persone, dal primo giorno di ingresso nelle organizzazioni di lavoro, anche per PCTO, stage o tirocini, e lungo tutto l’arco della vita lavorativa, le competenze che permettano di acquisire il valore della prevenzione e degli strumenti di protezione, comprendere, prevenire, ridurre, fino ad eliminare, i rischi, anche riferiti alle mansioni specifiche. Ma anche garantire le informazioni sui possibili danni alla salute derivanti dall’attività svolta, la conoscenza dei propri diritti e doveri, la normativa di sicurezza e, per le persone occupate, le procedure e le disposizioni aziendali in materia, le misure e le attività di prevenzione e protezione che l’azienda ha deciso di adottare.
Obiettivo strategico 2 |Qualità del lavoro, dell’impresa e dello sviluppo
Sostenere investimenti coerenti con il progetto di sviluppo sostenibile delineato dal Patto per il Lavoro e per il Clima per un mercato del lavoro più equo, un’economia più sana e competitiva, una società più coesa, contrastando la precarietà, l’utilizzo non legittimo di contratti precari, le pratiche di appalto elusive della normativa, nonché l’eccessiva esternalizzazione e frammentazione delle attività negli appalti a partire da quelli pubblici, combattendo ogni forma di illegalità.
Obiettivo strategico 3 |Ricerca, innovazione e digitalizzazione
Promuovere, con il coinvolgimento degli Atenei e dell’ecosistema regionale dell‘innovazione, progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, volti a sostenere le imprese nell’adozione di strumenti organizzativi, tecnologici e digitali in grado di ridurre gli infortuni e aumentare la sicurezza degli ambienti di lavoro.
Obiettivo strategico 4 |Assistenza, vigilanza e controllo
Garantire le risorse umane, finanziarie e tecnologiche necessarie per assicurare trasparenza, equità e uniformità dell’azione di prevenzione e aumentare la consapevolezza da parte dei datori di lavoro dei rischi e delle conseguenze dovute al mancato rispetto delle norme di sicurezza, qualificando assistenza e affiancamento nei confronti delle imprese, con particolare attenzione alle piccole, rafforzando vigilanza e controllo, intensificando l’azione nei confronti dei settori più a rischio.
Priorità trasversale | Condivisione, monitoraggio e analisi
Condividere dati, informazioni, conoscenze e buone prassi utili a orientare, programmare, pianificare e valutare l'efficacia della attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, nonché programmare e valutare, le attività di vigilanza.
Governance e coordinamento tecnico-operativo
Le riunioni del Patto per il Lavoro e per il Clima aventi per oggetto la Salute e la Sicurezza sul lavoro, avranno il compito di monitorare lo stato di avanzamento delle azioni intraprese da ciascun firmatario in attuazione di quanto condiviso, valutarne l’impatto; condividere buone prassi, valutare eventuali nuovi interventi, a partire da nuovi scenari, nuove criticità e nuove opportunità.
Confermando e rafforzando il livello di coordinamento e governance regionali, il documento prevede anche l’istituzione di tavoli provinciali sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, volti a dare attuazione territoriale ad obiettivi e azioni condivise in tale documento e a garantirne omogeneità a livello regionale, (definendo allo stesso tempo azioni specifiche per distretto o filiera territoriale), valorizzando le iniziative intraprese e le azioni attivate da enti bilaterali che operano in Emilia-Romagna.